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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ventimiglia / Genova

L'uomo che ha ridotto in fin di vita il "nipotino" di 6 anni che aveva disubbidito

Lo aveva riconsegnato al padre in fin di vita accusando un'auto pirata. Il piccolo ha fratture a otto vertebre e a un braccio, oltre a lesioni alla milza e un polmone collassato. Ieri la confessione del compagno della nonna

La nonna gli aveva cucinato la bistecca impanata ma il nipote di sei anni non avrebbe risposto. Allora il nonno acquisito, il settantenne compagno della donna, sarebbe andato a cercarlo brandendo in mano il bastone della tenda. Il referto dell'ospedale racconta gli effetti di un punto ancora oscuro ma spiegabili solo con percosse e violenze: fratture a otto vertebre e a un braccio, lesioni alla milza e un polmone collassato.

Fatto sta che i due anziani avrebbero riaccompagnato il piccolo dal padre spiegando che le lesioni sarebbero state conseguenza di un incidente: "Un’auto lo ha investito" avrebbe detto la donna. Ma ieri, a quasi dieci giorni dai fatti, è venuta fuori tutta la verità. Il 70enne ha confessato di essere stato lui a ridurre il bambino in quello stato anche perché le telecamere della zona non avevano rilevato il passaggio di veicoli. Inoltre quella mattina, il 19 dicembre scorso, in casa c’era anche il suo fratellino di 5 anni e sarebbero state alcune sue parole ad aver convinto gli investigatori che qualcosa nella versione dei nonni stonasse. Cosa si nasconde dietro la violenza? Cosa può aver detto o visto il bimbo per innescarla?

Secondo il racconto di G. C., il piccolo sarebbe stato picchiato per aver disobbedito ed essere entrato nella sua stanza invece di rimanere in un’altra area della casa. Cosa è davvero successo? Intanto il padre non si da pace mentre aspetta buone notizie dall'ospedale Gaslini di Genova dove il piccolo è ricoverato in terapia intensiva.

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