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Giovedì, 25 Aprile 2024
bullismo / Rovigo

"Mio figlio disabile vittima dei bulli, la scuola non ha saputo proteggerlo"

La denuncia di Cinzia, madre di un bimbo con difficoltà psicomotorie: "Le maestre si sono arrese solo davanti all'evidenza dei lividi, c'è troppa tolleranza verso questi comportamenti"

È amareggiata e delusa. Non vuole più sentir dire che sono solo scaramucce tra bambini, ragazzate, cose da nulla. Dopo l'ennesimo episodio di violenza contro suo figlio, un bambino di dieci anni con problemi psicomotori, Cinzia ha deciso di reagire: ha presentato denuncia in questura, poi ha postato le foto delle ferite su Facebook: labbra gonfie e ginocchia tumefatte. Il fatto è avvenuto a fine settembre in una scuola elementare di Rovigo, ma è arrivato solo ieri all’attenzione dei giornali.

Dopo le (inevitabili) polemiche la preside ha provato a gettare acqua sul fuoco: "È stato un incidente, il bimbo è caduto e gli insegnanti sono subito intervenuti".

Ma la madre, raggiunta da Today, racconta un'altra storia: "Mio figlio è stato spinto da uno suo compagno di classe. Il bambino ha ammesso tutto. Le maestre mi hanno detto che era solo un taglietto sulle labbra, eppure il medico ha riscontrato un taglio di un centrimetro e mezzo ed ecchimosi sulle ginocchia. Una prognosi di dieci giorni".

Cinzia ce l’ha soprattutto con la scuola che si è dimostrata incapace di proteggere il bambino: "In passato c'erano già stati altri episodi di violenza, anche piuttosto pesanti. Un giorno mi hanno chiamato dalla scuola, mi han detto: 'Venga, suo figlio ha mal di pancia'. Poi ho scoperto che era stato colpito più volte ai testicoli".

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"Negli ultimi due anni, mio figlio ha mostrato tutti i segnali del disagio psicologico e fisico che stava vivendo", denuncia Cinzia. "Ma a fatica. Perché per i bambini è difficile parlare di queste cose e mio figlio ha serie difficoltà ad esprimersi". E le maestre? La preside? "Ci ho parlato in una sola occasione, ma hanno minimizzato. Si sono arrese solo davanti all’evidenza dei lividi e mi hanno promesso: sorveglieremo". Forse non lo hanno fatto abbastanza: "C’è troppa tolleranza verso questi comportamenti, è grave che ci sia questo lassismo".

Dopo l’ultimo episodio Cinzia ha deciso di cambiare istituto al suo bambino. Ma fino a ieri "nessuno sembrava volere mio figlio, mi rispondevano che non c’erano posti per i bimbi disabili". Fino a ieri, appunto: "Dopo il tam tam mediatico il Provveditorato ha trovato un posto a mio figlio. In una di quelle scuole che dicevano di non poterlo accogliere". 

Diversa la versione riferita dalla preside a TgCom24: "Sono meravigliata, scopro queste cose dai giornali. Quest'anno la mamma non è mai venuta da me e nei mesi scorsi, quando ha parlato con i docenti, non ha mai denunciato atti di bullismo. Avrei preferito che fosse venuta a parlare con me prima di sporgere denuncia". 

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