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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Il 13 marzo arriva alla Camera la legge sul biotestamento, ma è l'ennesimo rinvio

"In 24 ore ci si è presi una settimana in più di ritardo. In queste condizione di mancanza di volontà politica, tutte queste scadenze sono scritte sulla sabbia", tuona Marco Cappato, l'esponente radicale che si è autodenunciato per aver accompagnato Dj Fabo in Svizzera e che ora è indagato per "aiuto al suicidio"

Il prossimo 13 marzo verrà avviato alla Camera il dibattito sulle dichiarazione anticipate di trattamento (Dat), ovvero il cosiddetto biotestamento. La decisione formale è stata assunta dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. L’esame del provvedimento sarà avviato a conclusione dell’iter del decreto sulla sicurezza urbana.

La legge sarebbe dovuta arrivare alla Camera già il 6 marzo ma la data è stata rinviata, come ha spiegato Marco Cappato , tesoriere dell'assocazione Luca Coscioni. “In 24 ore ci si è presi una settimana in più di ritardo. In queste condizione di mancanza di volontà politica, tutte queste scadenze sono scritte sulla sabbia - ha detto l'esponente radicale - Si tratta di un nuovo, ennesimo rinvio. Siamo al quarto, ma in questa situazione di fine legislatura una settimana non è poco. Ogni giorno che si perde aumenta consistentemente rischio di non arrivare alla fine dell’iter legislativo". 

Eutanasia, una battaglia di civiltà

Cappato si è autodenunciato per aver accompagnato in Svizzera Dj Fabo. “Ho appreso che sarei indagato, io non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale: sono naturalmente pronto ad assumermi le mie responsabilità per quello che ho fatto, per aver aiutato Fabo ad ottenere l’assistenza medica alla morte volontaria, e confermo che ci sarà aiuto anche per altre due persone che hanno già ottenuto il via libera per recarsi in Svizzera”. Cappato sarebbe indagato dalla Procura di Milano per “aiuto al suicidio” per aver assistito Dj Fabo nella scelta di andare in Svizzera a morire.

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(Un momento durante la conferenza stampa ''Tempi certi su testamento biologico'' davanti Palazzo Montecitorio organizzata da ''associazione Luca Coscioni'' e Radicali Italiani, Roma 1 marzo 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Dal 2015 sono state oltre 200 le richieste di informazioni sulla "Morte Volontaria Assistita" giunte all'Associazione Luca Coscioni.  Per il presidente dell'Associazione Exit-Italia, Centro studi e documentazione sull'eutanasia, si tratta di numeri in crescita: "In media, sono circa 50 l'anno gli italiani che chiedono e in molti casi ottengono il suicidio assistito in Svizzera".

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