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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Investito da una pala meccanica, ennesima tragedia sul lavoro: morto un operaio

Michele Bianco lascia la moglie Cristina e un figlio di 23 anni. L'incidente alla "Bipan" di Bicinicco (Udine)

Ennesima tragedia sul lavoro. Un operaio di 53 anni, Michele Bianco, è morto questa mattina alla "Bipan" di Bicinicco (Udine) dopo essere stato investito da una pala caricatrice in movimento.  

Secondo una prima ricostruzione, il 53enne si trovava nei pressi di una ruspa carica di assi e tronchi di legno ma non sarebbe stato notato dall'operaio alla guida che lo ha investito. Michele Bianco, dipendente di una ditta esterna, la "Mion e Mosole" di Candelù, è morto praticamente sul colpo. Intervenuti sul posto il medico legale e personale della Prevenzione infortuni dell'Azienda Sanitaria, oltre al magistrato di turno, la dottoressa Puppa della Procura di Udine. Il corpo si trova ora all'obitorio di Palmanova per ulteriori accertementi sul cadavere.

Chi era la vittima

Michele Bianco, storico dipendente della Mion e Mosole di Candelù (fin dal 1980), lascia la moglie Cristina Pozzobon ed un figlio di 23 anni. La famiglia era stata funestata da una grave tragedia lo scorso anno quando la sorella di Michele, Patrizia, mancò a causa di un tumore al cervello. Lei e la moglie gestivano insieme, fino a dieci anni fa, un pulisecco a Varago. Grande cordoglio a Maserada per la scomparsa di Michele Bianco: sia l'attuale sindaco, Anna Sozza, che Floriana Casellato, per tanti anni primo cittadino maseradese, si sono strette attorno alla famiglia, così come tutta la comunità.

Le polemiche sulla sicurezza

Parla di tragedia che si poteva evitare Enrico Botter, segretario della Fiom Cgil Treviso, che richiama ancor più l’attenzione nei confronti della sicurezza. 

"Ancora una volta ci troviamo a commentare una morte evitabile, ancora una volta ci troviamo nella condizione di dover portare le nostre condoglianze a una famiglia. La situazione è ormai inaccettabile e urge cambiare immediatamente rotta sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro – esordisce Botter – Solo nella Marca Trevigiana si contano già sulle dita di una mano i morti sul lavoro da inizio anno, 11mila 352 sono le denunce di infortunio sul lavoro nel 2017, un trend che tende tragicamente a crescere rispetto agli anni precedenti, sintomo di una situazione grave e di un abbassamento generale dell’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel 2017, in tutto il Veneto (fino allo scorso novembre) si sono registrati 69mila incidenti, un migliaio in più dell’anno precedente, con 87 morti". 

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