rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Antiterrorismo

Blitz antiterrorismo tra Italia e Kosovo: "Facevano propaganda, erano pronti ad agire"

L'operazione "Van Damme" tra Italia e Kosovo ha smantellato una cellula che faceva propaganda jihadista, soprattutto tramite Facebook. La "mente" del gruppo aveva vissuto diversi anni nel nostro paese e lavorava come muratore

Un vero e proprio blitz antiterrorismo che ha visto collaborare la polizia di Brescia e quella kosovara. Arresti e perquisizioni in entrambi i paesi a carico di cittadini ritenuti responsabili di apologia al terrorismo e istigazione all'odio razziale. In tutto nel nostro Paese sono stati eseguiti un arresto, due esplulsioni e un provvedimento di sorveglianza speciale a carico di quattro kosovari che da qualche anno vivevano in Italia. 

Quella che gli inquirenti hanno chiamato "operazione Van Damme" è servita a "disarticolare una compagine terroristica" che per portare avanti la propaganda jihadista usava i social network, in particolare Facebook. La cellula aveva collegamenti diretti con altri gruppi siriani, in particolare con il terrorista kosovaro Lavdrim Muhaxheri: "Siamo intervenuti in una fase di propaganda e apologia prima che potessero esserci problemi sul territorio" ha spiegato il dirigente della Digos di Brescia Giovanni De Stavola. Il nome dell’operazione arriva da un’intercettazione dei sospettati: "Non siamo né Rambo né Van Damme, facciamo i fatti seri".

VIDEO - L'ARRESTO DI SAMET, IL TERRORISTA MURATORE
Operazione Van Damme 14-2

MINACCE AL PONTEFICE - Carmine Esposito, questore bresciano intervenuto alla trasmissione di RaiTre Agorà, ha spiegato che i quattro esaltavano le stragi di Parigi e "minacciavano l'ex ambasciatore Usa in Kosovao e il Santo Padre". Durante le perquisizioni sono state rivenute armi: "Si tratta di profili di rischio in relazione a derive terroristiche di matrice islamica con particolare riferimento a condotte di propaganda, reclutamento, finanziamento del sedicente stato islamico. I reati contestati a queste persone - conclude il questore - sono apologia del terrorismo e istigazione all’odio razziale".

Operazione Van Damme Samet Imishiti-3
Samet Imishiti, uno degli arrestati

LA CELLULA CON BASE A BRESCIA - Per gli inquirenti tutto è partito da Samet Imishiti, muratore kosovaro che ha vissuto diverso tempo in Italia, arrestato in Kosovo. Gli altri tre sono stati rintracciati in Italia, dove vivevano da tempo: tra loro anche il fratello del capo Ismail Imishti, trovato a Chiari (Brescia) e per il quale il ministero dell'Interno ha firmato un provvedimento di esplusione. C'è poi un altro giovane kosovaro che invece è stato rintracciato in provincia di Savona ed espluso con un provvedimento che è arrivato da Brescia. Infine il quarto fermato è un cittadini macedone residente a Vicenza a cui il procuratore nazionale Antimafia ha avanzato la proposta per l'applicazione della misura di sorveglianza speciale per motivi di terrorismo. 

Blitz antiterrorismo tra Italia e Kosovo | Foto da BresciaToday

CONTATTI SU FACEBOOK - Le indagini sono cominciate con il monitoraggio di Facebook, in particolare di un gruppo chiamato "Me ose, pa tu, Hilafeti eshte rikthy" ("con o senza di voi è rinato il Califfato" nrd) a cui aveva aderito Imishiti Samet. Da qui partivano le operazioni di propaganda indirizzate soprattutto a persone di origine balcanica, residenti in Italia. Qui Samet postava diverso materiale, in particolare piccoli proclami che incitavano alla jihad: "Oh miscredenti capirete che l’Islam non si combatte, è inutile. I leoni vi hanno lasciato un messaggio e per Allah non dormirete sonni tranquilli, ma voi avete scherzato con i loro messaggi ed avete continuato a bombardare e allora questo è il risultato. L’Europa verrà disgregata mentre entro cinque anni si formeranno gli stati islamici e ci sarà una legge, quella della Sharia". Infine alcune frasi dopo gli attentati di Parigi: "Parigi a lutto, la torre senza luci, 158 morti, questo è solo l’inizio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Blitz antiterrorismo tra Italia e Kosovo: "Facevano propaganda, erano pronti ad agire"

Today è in caricamento