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Martedì, 19 Marzo 2024
Distruzione / Bologna

"Hanno sentito due boati come per un terremoto, una bomba, poi la montagna è venuta giù"

Il drammatico racconto di Matteo Lepore, sindaco metropolitano di Bologna

"A Le Ganzole hanno sentito due boati come per un terremoto, una bomba, poi la montagna è venuta giù trascinata dall'acqua e dal fango. Il maneggio devastato, la casa del fabbro e la trattoria travolti da una colata che in un minuto ha trascinato con sé centinaia di alberi, container e ogni cosa abbia trovato lungo il suo percorso per 800 metri". A raccontarlo è stato il sindaco metropolitano di Bologna Matteo Lepore, che ieri è stato a fare un sopralluogo nel territorio di Sasso Marconi (Bologna), insieme al sindaco Roberto Parmeggiani.

"Incredibilmente nessuno si è fatto male e i 40 cavalli si sono salvati. Ma il paesaggio è cambiato per sempre", ha aggiunto il sindaco. "La terra continua a muoversi in tutta la montagna di Bologna. È questa per noi ora la cosa più urgente. Mettere in sicurezza le famiglie isolate, liberare le strade e le vallate", ha concluso il primo cittadino.

Alberi in strada, carreggiate squarciate e distruzione. Se l'acqua ha smesso di infuriare, sono le frane a destare le principali preoccupazioni nel territorio bolognese. Il terreno bagnato è infatti profondamente instabile in più zone. Tra gli smottamenti più grossi quello avvenuto a Sasso Marconi che ha anche devastato la storica trattoria in via Ganzole . Poco più in là un'altra frana, tra Marzabotto e Monzuno, è arrivata fino sull'A1 rendendo necessaria una riduzione delle corsie e causando lunghissime code verso Firenze.

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