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Sabato, 20 Aprile 2024
Sanità

Bocciato il metodo Stamina: "Nessuna consistenza scientifica"

Il comitato Scientifico nominato dal ministro della Salute Lorenzin esprime pare negativo sulle cure con le staminali del professor Vannoni. La palla passa al ministro per una decisione definitiva. Intanto Vannoni pensa di "emigrare"

ROMA - Il parere non è vincolante e non impone nulla al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ma di certo è una prima brutta "botta" per Davide Vannoni, padre del metodo Stamina. Gli esperti nominati dal ministero, infatti, hanno bocciato il metodo di cura con le staminali messo a punto dalla Stamina Foundation e consegnato il primo agosto al dicastero. 

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Pesanti le motivazioni: per il comitato la tecnica non avrebbe alcuna consistenza scientifica. Il parere, è utile chiarirlo, è "solo" uno strumento di approfondimento scientifico che viene messo a disposizione del ministro della Salute. Ora toccherà quindi a Lorenzin, che più di una volta si è mostrata scettica sull'utilità del metodo, prendere una decisione definitiva. 

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Dura la reazione di Davide Vannoni: "Non mi aspettavo niente di diverso dal Comitato scientifico. Credo che non sia un comitato imparziale - ha attaccato il presidente di Stamina Foundation - visto che il 70% dei suoi membri si era espresso contro il metodo prima ancora di essere nominato". 

Poi, qualche ora più tardi, Vannoni ha annunciato che la "battaglia" continuerà. "Siamo in contatto con i Governi di tre Paesi, in Africa, Europa e Asia, per lo sviluppo di terapie con il metodo Stamina e in più stiamo portando avanti dei discorsi per una sperimentazione da fare all'estero, in centri di ricerca universitari disponibili ad accoglierci. Ce ne sono già due con cui abbiamo avviato colloqui". 

Il presidente di Stamina Foundation, però, non ha voluto rivelare i nomi dei tre Paesi che "ci hanno contattato per sviluppare cure". Nonostante la volontà di emigrare, Vanoni ha chiarito che "la battaglia per le cure compassionevoli in Italia continuerà e non cambia nulla nè il parere negativo espresso dal Comitato, nè un'eventuale decisione negativa da parte del ministro della Salute Beatrice Lorenzin".

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