rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Boldrini 'difende' Greta e Vanessa: "Giovani, donne e solidali"

Sulla vicenda delle due cooperanti italiane rapite in Siria "ci sono state alcune polemiche inaccettabili, insopportabili, che sono indegne di considerazione". Il presidente della Camera apprezza "il loro slancio"

ROMA - Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti rapite in Siria per cinque mesi e liberate giovedì scorso, sono finite al centro di una polemica sull'opportunità di andare a fare volontariato in terre pericolose e sul presunto riscatto da dodici milioni di dollari pagato dal governo Renzi per riportarle in Italia. Il presidente della Camera Laura Boldrini si schiera al loro fianco e, intervistata da RaiNews24, si mostra stizzita per "alcune polemiche inaccettabili, insopportabili, che sono indegne di considerazione".

"Non apprezzo queste polemiche - ha detto Boldrini - ritengo che la solidarietà sia uno dei valori fondanti e assolutamente presenti nella nostra Costituzione". Pur ammettendo che in alcuni contesti bisogna essere prudenti, Laura Boldrini giustifica le due ragazze spiegando che "anche le persone più esperte possono essere oggetto di sequestro".

"Non vorrei - ha aggiunto - che passasse il messaggio che questo succede solo a chi è giovane". Rispondendo alle polemiche che stanno montando nelle ultime ore, Boldrini difende Greta e Vanessa sottolineando che le due ragazze si sono mosse "sulla scia della generosità e della solidarietà in un territorio difficile". E bacchetta chi le ha accusate di imprudenza: "Bisogna apprezzare il loro slancio".

Al tempo stesso, tuttavia, invita tutti a "ponderare le proprie scelte perché evidentemente in un territorio così difficile è complicato poi muoversi". Per la presidente della Camera le due italiane hanno fatto qualcosa di "nobile ma al tempo stesso in un contesto troppo complicato". E spiega: "In questi contesti bisogna essere prudenti, bisogna avvertire le autorità dell’ambasciata, bisogna sapersi muovere ma in passato si è visto come anche le persone più esperte possono essere oggetto di sequestro, come giornalisti, fotografi o operatori umanitari". Boldrini, che prima di essere presidente della Camera era portavoce dell’Unhcr in Italia, sottolinea quindi come sia importante non far passare il messaggio che quanto accaduto a Greta e Vanessa possa succedere "solo ai più giovani e alle donne". "Ed è vero che l'esperienza talvolta non serve - conclude - abbiamo visto fior fior di inviati di guerra, uomini, essere rapiti, quindi non valgono gli argomenti sul fatto che siano giovani e donne".

Vanessa e Greta, le due italiane rapite in Siria (Foto Facebook)

IL RACCONTO DI VANESSA - E proprio ieri Vanessa Marzullo ha così commentato la vicenda che l'ha vista protagonista insieme a Greta Ramelli: "Greta ha usato le parole perfette: ci dispiace per il dolore causato, ma non siamo responsabili del nostro rapimento. Siamo state cinque mesi e mezzo chiuse dentro". "Adesso stiamo bene - ha continuato - è bellissimo stare con le nostre famiglie. È un po difficile stare lontana da Greta, ma c'è la nostra famiglia e stiamo bene". Durante la prigionia, ha raccontato Vanessa, "dormivamo su dei materassi, non in un letto vero. Stiamo state trattate bene in quel contesto, non abbiamo subìto violenze. Adesso sicuramente non torneremo in Siria, ma continueremo ad aiutare da qua. Non dimentichiamo che c'è un massacro in corso". "Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per la nostra libertà, lo Stato, l'unità di crisi, tutte le persone che hanno sempre sperato, pregato e pensato a noi". Un giornalista le domanda se abbia avuto paura di non farcela e di non riuscire a tornare: "Certo che sì", ha concluso la ragazza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Boldrini 'difende' Greta e Vanessa: "Giovani, donne e solidali"

Today è in caricamento