L'Alto Adige va in lockdown e testerà "a tappeto" i residenti
Da sabato nuove limitazioni: il 67% della popolazione residente nella provincia autonoma di Bolzano sarà sottoposta a test antigenici: "Un'operazione per capire dove c'è il virus"
In Alto Adige sabato scatteranno nuove limitazioni: i limiti della zona rossa stabilita dal governo non bastano al governatore Arno Kompatscher che ha deciso per un nuovo lockdown molto simile a quello di primavera, con una ulteriore stretta ai contatti sociali e sugli spostamenti. Le scuole dell'infanzia e le elementari saranno chiuse con la sola eccezione dei figli di genitori occupati in settori essenziali, ovvero medici, infermieri, lavoratori nella protezione civile e insegnanti impegnati nelle lezioni in presenza.
Una decisione frutto della situazione di crisi degli ospedali e dal numero dei contagiati: solo nella città di Bolzano si contano 2.394 contagi. Ma il presidente altoatesino andrà oltre e oggi la giunta provinciale ha deciso di effettuare test antigenici a tappeto: l'obiettivo è testare 350.000 persone tra venerdì 20 e domenica 22 (circa il 67% della popolazione residente).
"Si tratta di un'operazione per capire dove c'è il virus".
Le 5 regioni che diventano area arancione
Intanto oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'Ordinanza che individua le Regioni che in base all'analisi dei dati epidemiologici sulla diffusione dell'epidemia e agli scenari di rischio certificati nel report dell'Istituto superiore di sanità, passano dall'area gialla a quella arancione e rossa (rischio alto, livello 3 l'area arancione; rischio alto, livello 4 l'area rossa). Le misure previste dall'Ordinanza entrano in vigore l'11 novembre 2020.
Nello specifico in base alla nuova Ordinanza: entrano nell'area arancione le Regioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria.
Entra nell'area rossa la Provincia Autonoma di Bolzano.