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Giovedì, 18 Aprile 2024
Attentato di Brindisi / Brindisi

"Ho piazzato la bomba di notte". E' ancora mistero sul movente

Si è svolta a Brindisi la conferenza stampa dopo il fermo disposto per Giovanni Vantaggiato, il 68enne di Copertino ritenuto l'esecutore materiale all'attentato del 19 maggio che è costato la vita a Melissa Bassi

Dopo il fermo di Giovanni Vantaggiato, 68enne di Copertino, rivenditore di carburanti, disposto ieri nell'inchiesta sull'attentato a Brindisi del 19 maggio scorso, si è tenuta presso il Tribunale di Brindisi la conferenza stampa da parte del procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, il vice capo della polizia, Francesco Gratteri, i vertici della procura brindisina e quelli di polizia e carabinieri.

La confessione resa ieri, nel corso di un estenuante faccia a faccia nei locali della questura di Lecce, mentre all'esterno almeno duecento tra cronisti, operatori, fotografi e semplici cittadini attendevano di conoscere gli sviluppi della vicenda e il volto del presunto attentore, è stata giudicata dal responsabile dell'inchiesta non soddisfacente.

Ma, proprio da quelle parole, è iniziato l'incontro di oggi: "Ho fabbricato io la bomba e l'ho piazzata di notte facendola esplodere quando c'era gente".

Così ha ammesso la sua responsabilità Giovanni Vantaggiato che ha anche detto di aver progettato l'attentato alcuni mesi addietro.Nel corso dell'interrogatorio, il fermato ha anche raccontato come ha fabbricato l'ordigno.

E' stato verificato che l'uomo ha competenze di elettrotecnica.

Dubbi sul movente - Sul movente, invece, le sue dichiarazioni sono considerate generiche e comunque prive di attendibilità. Vantaggiato ha detto di avercela con il mondo.

"Le indagini proseguono e al momento sono ancora in corso perquisizioni", ha ribadito Motta perché l'ammissione resa dal 68enne non ha convito gli inquirenti.

Per l'identificazione dell'uomo sarebbero stati determinanti i filmati che ritraggono due auto, a lui riconducibili, una ripresa di giorno e l'altra di notte. Motta ha anche confermato che si tratta dello stesso uomo ripreso dalla telecamera di sorveglianza del chiosco che si trova davanti all'istituto "Morvillo - Falcone".

Resta in piedi l'imputazione per strage con finalità terroristiche. Il numero uno della Dda ha elogiato il lavoro congiunto di polizia e carabinieri, ai quali gira idealmente l'applauso ricevuto ieri, due volte, all'esterno dalle questura di Lecce, prima di tornare a casa. Insomma, gli inquirenti ritengono di aver stretto il cerchio sull'esecutore materiale dell'attentato, ma molti interrogativi restano sul contesto nel quale è maturato questo gesto di follia. (Tutte le news su Lecce Prima)

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