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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Yara, processo d'appello per Bossetti: no alle telecamere in tribunale

Il tribunale di Brescia vieta l’ingresso alle telecamere, ma il processo resta aperto a pubblico e stampa. Chiusa al traffico la via del palazzo di Giustizia, per consentire la sosta dei camion-regia delle reti tv

Il 30 giugno a Brescia inizia il processo d’appello a carico di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio.

Già dalle scorse sere erano comparse le prime telecamere davanti al palazzo di Giustizia per seguire il processo, ma il procuratore generale di Brescia, Pierluigi Maria dell’Osso, ha vietato l’ingresso a telecamere e macchine fotografiche in aula. La decisione è arrivata dopo un sopralluogo con il presidente della Corte d’Assise d’appello Enrico Fischetti, come scrive BresciaOggi. Secondo i giudici, “nella specie non risulta sussistere un interesse sociale particolarmente rilevante alla conoscenza del dibattimento” e le “riprese richieste potrebbero pregiudicare il sereno e regolare svolgimento del processo”

Le telecamere resteranno quindi in strada, lungo la via del tribunale che venerdì - giorno da bollino rosso - sarà chiusa al traffico proprio per consentire il posizionamento dei furgoni-regia delle varie emittenti tv. Il processo è a porte aperte, con pubblico e stampa, e BresciaOggi fa sapere che è ormai è “tutto esaurito”. Massimo Bossetti sarà fatto entrare in aula dall’ingresso sotterraneo.

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