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Giovedì, 25 Aprile 2024
Capodanno

Capodanno, si amplia il fronte 'contro i botti'

Legambiente: "E' tempo di mettere fine alla mattanza di Capodanno, negli ultimi 5 anni 2.423 feriti". Dal Codacons appello ai sindaci: "Vietare uso dei fuchi d'artificio"

Hanno iniziato gli animalisti, preoccupati per le sorti dei nostri amici a quattro zampe, molto sensibili ai 'botti' di Capodanno. Ora, a pochi giorni dall'ultimo giorno dell'anno, il fronte si è allargato ad altre associazioni, Legambiente e Codacons in primis.

LEGAMBIENTE: FERMARE MATTANZA. "Sono numeri da mattanza pirotecnica, un vero bollettino da guerra che caratterizza la notte di San Silvestro, un buco nero di sangue, bombe fuorilegge e affari criminali" quelli relativi ai fuochi d'artificio e ai 'botti' di Capodanno. 

"In Italia, negli ultimi cinque anni, sono 2.423 i feriti, 5 i morti e ben 2.154 le persone denunciate o arrestate". L'età più colpita dal fenomeno dei botti illegali risulta essere quella compresa fra gli 11 e i 14 anni, mentre le parti del corpo maggiormente danneggiate sono la mano destra e gli occhi. 

ALLARME IN CAMPANIA. "Siamo davanti a numeri da brividi, una vera propria mattanza da ultimo dell'anno" commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente per la Campania. "Queste cifre che rappresentano un monito per i tanti cittadini che alimentano questa stupida e criminale usanza". Inoltre, "il pericolo aumenta in questi ultimi giorni, quando diventa più frenetica la vendita di fuochi illegali e proibiti presso bancarelle sprovvisti di licenza che nascono come funghi". 

PERICOLO DA BOTTI 'LOW COST'. Il mercato risente della crisi e preoccupano i botti 'low cost': "Fuochi pirotecnici artigianali e a basso costo, economici ma micidiali. Fuochi a fabbricazione rudimentale e per questo ancora più pericolosi, in particolare cipolle e bombe carta. Il loro basso costo garantisce a tutti la possibilità di acquistarne in grossi quantitativi". 

MERCATO CRIMINALE. Il mercato dei fuochi, poi, "alimenta la criminalità con un giro d'affari che negli ultimi anni era stimato in 25.000 euro per circa 40 giorni di lavoro. Del resto, con 10 euro di investimento - denuncia Legambiente - se ne ricavano da 100 a 300 euro. Laboratori disseminati per lo più in provincia di Napoli, nelle zone rurali lì dove sono più complicati i controlli e dove il lavoro inizia da ottobre a ritmi serrati per arrivare a San Silvestro con decine di migliaia di pezzi da vendere". 

CODACONS: APPELLO AI SINDACI. "Basta con i fuochi d'artificio di fine anno". È quello che Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, chiede ai sindaci "che hanno il potere, con un'ordinanza, di vietarli. Non si tratta - spiega - solo di una primitiva e pericolosa usanza, che ogni anno provoca centinaia di feriti anche gravi, ma di una pseudomoda che, al di là degli incidenti, costituisce comunque un problema serio per la salute, in particolare per bambini, anziani e animali". 

ARIA INQUINATA. Il segretario del Codacons tiene a precisare che "sono pericolosi tutti i botti, non solo quelli illegali, ma anche quelli legali usati correttamente. Al di là degli incidenti provocati da un uso improprio dei fuochi d'artificio, infatti, anche quelli perfettamente esplosi, senza inconvenienti, provocano un pericoloso aumento delle polveri sottili. La conseguenza è che il primo dell'anno nelle città si supera il limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo, con un valore a seconda della città da doppio a triplo rispetto alla media del periodo". 

Tanasi ricorda che "per ogni aumento di 10 microgrammi di polveri sottili concentrate nell'aria, cresce del 3% il rischio di problemi respiratori tipici dei bambini. Ciò significa che se si arriva a cento microgrammi il rischio aumenta del 20%. A correre i maggiori rischi per la salute sono bambini, anziani, asmatici, chi soffre di patologie respiratorie e tutti quelli che hanno patologie correlabili all'inquinamento". 

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