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Martedì, 23 Aprile 2024
Oipa protesta e Europa risponde

Stremati e bloccati in mare da mesi: lo strano caso del cargo di animali che nessuno vuole

Sono 2 le navi spagnole nel mirino negli animalisti perché lì sopra, come in un lager, ci sono centinaia di bovini destinati alla macellazione e che da mesi vagano in mare in attesa di una destinazione. Il carico è stato già rifiutato da diversi paesi per paura che il bestiame porti malattie

Centinaia di bovini bloccati in mezzo al mare e in condizioni durissime dopo essere stati rifiutati da più Paesi lungo il Mediterraneo per il timore che fossero infetti dal morbo della lingua blu. Per questo è intervenuta l’Oipa International, che ha chiesto conto del fatto direttamente all’Unione Europea visto che le navi in questione sono partite entrambe dalla Spagna. Poco importa se gli animali siano destinati al macello perché, precisa l’organizzazione in difesa degli animali, “il principio di base del Trattato europeo di Lisbona, all'art. 13, prevede che gli animali siano considerati "esseri senzienti”.

Infatti è arrivata la reazione della Commissione Europea che, proprio a seguito della segnalazione dell’Oipa, ha mobilitato l'Autorità europea per la sicurezza alimentare a cui sta il compito di fornire un parere scientifico sul trasporto di animali. Sulla base di quanto emergerà, si legge nella lettera, se ci fossero delle responsabilità, saranno accertate e se ne prenderà atto per eventuali lezioni da imparare in futuro.

Dunque ora sotto la lente ci sono la nave Karim Allah, arrivata a Cartagena con 864 bovini e la nave Elbeik ancora nel mare di Kalamata, in Grecia, con il suo carico a bordo con la stessa destinazione e la stessa sorte. Sono animali “stremati e defedati dopo due mesi in mare, con approvvigionamenti alimentari scarsi e chiusi in spazi ridottissimi, che si avviano all’abbattimento” ha spiegato Valentina Bagnato, responsabile delle Relazioni internazionali dell’Oipa che, in generale, chiede di porre fine all'esportazione di animali vivi proprio alla luce del Trattato di Lisbona. Ora gli animalisti attendono la prossima mossa delle istituzioni europea.

La lettera della Commissione Europea all’Oipa International

“La Commissione è ben consapevole della situazione delle due navi che trasportano il bestiame. Siamo in stretto contatto con le autorità spagnole e siamo informati che le stesse autorità hanno accettato di ricevere indietro gli animali. Già la scorsa settimana il Commissario Kyriakides aveva scritto al ministro dell'Agricoltura spagnolo chiedendo di dare priorità a questo problema per evitare che questi animali potessero soffrire ulteriormente. Le autorità spagnole stanno fornendo informazioni sull’andamento della situazione che, durante la stesura di questa lettera, è ancora in evoluzione. La nave Elbeik è stata localizzata in acque greche, ma non abbiamo informazioni sulla sua destinazione finale. La nave Karim Allah ha attraccato al porto di Cartagena (Spagna) e le autorità spagnole hanno ispezionato gli animali. In assenza di informazioni ufficiali sullo stato sanitario degli stessi e sui possibili contatti con persone, materiali o mangimi provenienti da paesi terzi affetti da malattie contagiose, le autorità spagnole, in conformità con la legislazione dell'Ue, abbatteranno gli animali. La Commissione rimane in stretto contatto con le autorità locali per garantire che le operazioni siano eseguite in modo tale che questi sfortunati animali non soffrano e tutte le disposizioni applicabili per tali operazioni siano rispettate. Finora, la Commissione non ha prove che le condizioni di trasporto alla partenza non fossero conformi alla legislazione dell'Ue. Né vi sono prove che le autorità spagnole non abbiano attuato le norme europee. Ciononostante, la Commissione esaminerà la questione e prenderà in considerazione qualsiasi azione necessaria per quanto riguarda le condizioni di esportazione di questi animali e per chiarire chi è responsabile dell'accaduto e se vi sono lezioni da trarre”.

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