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Martedì, 23 Aprile 2024
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Contro la Buona Scuola arrivano le "Cattive Maestre"

In dieci minuti quattro insegnati rispondono a Renzi video per video: una critica alla riforma del governo punto per punto, perché loro il ddl lo conoscono bene e hanno deciso di dire no

Sono quattro donne e hanno deciso di "metterci la faccia" continuando a criticare la Buona Scuola tanto voluta dal governo Renzi. Se il premier aveva deciso di spiegare il provvedimento con un video che spiegava i vari punti della riforma, loro hanno deciso di rispondere, mostrando quanto conoscono bene il provvedimento e perché hanno deciso di opporsi in maniera così convinta. Sono le "Cattive Maestre".

Si presentano subito e in dieci minuti di video spiegano chiaramente le loro ragioni. Due di loro sono di ruolo ma la cattedra è arrivata dopo anni di precariato: sono un'insegnante della scuola primaria vincitrice di concorso e una biologa che insegna scienze. Poi ci sono due precarie: un'archeologa da otto anni tra i banchi della scuola media e una professoressa di spagnolo, entrambe escluse dal piano assunzioni della riforma. Perché a video si risponde a video ma con le argomentazioni che mettono in crisi il sistema del "prof Matteo". 

GUARDA IL VIDEO DELLE CATTIVE MAESTRE

L'esclusione dal piano assunzioni non è l'unica ragione per dire no alla riforma: "Noi la Buona Scuola la facciamo tutti i giorni" al di fuori della retorica della vocazione e del "fuoco sacro dell'insegnamento", perché le classi sovraffollate, le scuole sono fatiscenti, gli stipendi sono miseri e il tempo che rimane da dedicare alla didattica è sempre di meno. Problemi che non riguardano solo gli insegnanti ma anche tutte e tutti i ragazzi che la scuola la frequentano. 

E la lezione di Renzi viene rimandata al mittente, perché le "Cattive Maestre" non conoscono bene solo la riforma ma anche la scuola, visto che la vivono ogni giorno: "La Buona Scuola la fanno studenti, insegnanti e genitori e non lascia indietro nessuno". 
 

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