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Giovedì, 25 Aprile 2024
Le indagini

Cadavere trovato in una valigia, la compagna denunciata per occultamento. Ad aprile aveva dimenticato il figlio in auto

Sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso di Luca De Maglie, il cui corpo è stato rinvenuto in un trolley abbandonato in strada nel quartiere romano di Pietralata. Gli sviluppi delle indagini

È stata denunciata a piede libero per occultamento di cadavere la compagna di Luca De Maglie, 37 anni, il cui corpo è stato rinvenuto in una valigia sabato mattina all'alba in piazza Federico Sacco, nel quartiere romano di Pietralata. Il corpo trasportato con un trolley fuori dall'appartamento della coppia, era in parte sporgente e per questo la donna avrebbe usato delle buste di plastica e del nastro adesivo per tentare nascondere il cadavere. Sulle cause della morte dell'uomo - al momento l'ipotesi resta quella dell'overdose - sarà l'autopsia disposta dall'Autorità Giudiziaria a svelare le reali cause del decesso.

Denunciata per abbandono di minore

La compagna di De Ceglie, 39 anni, lo scorso 8 di aprile era stata al centro di un altro episodio salito agli onori della cronaca. In particolare, riferisce RomaToday, la donna era stata denunciata dai Carabinieri per abbandono di minore. I militari della stazione Santa Maria di Soccorso erano intervenuti in via Luigi Belardi (dove lo scorso lunedì sarebbe avvenuta la morte di De Maglie) dopo la segnalazione al 112 di un bambino di 2 anni chiuso all'interno di un'autovettura parcheggiata. L'auto era stata aperta e il bimbo salvato dai militari dell'Arma e dai vigili del fuoco. La madre venne trovata in casa in stato confusionale. Il bambino venne affidato alla nonna e la donna, portata in ospedale per accertamenti, fu denunciata per abbandono di minore.

Cadavere in valigia a Pietralata 

Il cadavere del 27enne era stato ritrovato all'interno di un borsone. Erano da poco passate le 7 quando un passante, un autista dell'Atac, ha scorto la testa di un uomo spuntare da un trolley abbandonato in strada, tra le auto parcheggiate, in una zona nota a tutti come "Monte del Pecoraro". Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Sant'Ippolito che seguendo la scia di sangue sono arrivati all'appartsmento in vui viveva la vittima. E' stata poi la compagna di Luca De Maglie a svelare il mistero agli investigatori di polizia. "Volevo sbarazzarmi del corpo e non sapevo come fare", le parole della 39enne ai poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato Sant'Ippolito. La morte dell'uomo sopraggiunta lunedì sera (31 maggio). La compagna avrebbe trovato il compagno già morto una volta rientrata a casa. 

Che De Maglie fosse morto da un po' sembra raccontarlo anche la testimonianza di una vicina che ha riferito di aver sentito "un forte odore acre nelle scale condominiali, una puzza incredibile quella che ho sentito questa mattina (ieri ndr) alle 5 quando sono uscita a portare fuori il cane". 

Il cadavere tenuto in casa per cinque giorni 

Con l'avanzare dei giorni però quel corpo privo di vita sarebbe diventato un problema che avrebbe portato la 39enne a sbarazzarsi del cadavere. Infilato in una valigia alla bene e meglio, coperto nelle parti sporgenti con sacchi della spazzatura e scotch e poi abbandonato in strada. 

I dubbi da chiarire 

In attesa dell'esito dell'esame autoptico, che chiarirà le cause della morte di Luca De Maglie restano però ancora molti aspetti da chiarire. Oltre alla data della morte, resta da comprendere quale eventuale sostanza stupefacente abbia ucciso il 37enne, così come resta da comprendere se si sarebbe potuto salvare se fosse stato soccorso in tempo. Resta inoltre da accertare se ne

Infine, resta da accertare se la donna abbia fatto tutto da sola e le motivazioni per le quali dalla valigia colava del sangue, visto che sul corpo dell'uomo non sono stati trovati evidenti segni di violenza. Fra le ipotesi quella che possano essere i liquidi del cadavere in decomposizione. 
 

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