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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Firenze

Il giallo del cadavere in due valigie

Lanciate dall'autostrada e ritrovate in un campo. I resti dovrebbero appartenere alla stessa persona. Il corpo era mummificato per l'umidità e la mancanza di ossigeno

Una coltellata alla gola: sarebbe questa, secondo quanto emerso dall'autopsia disposta dal pm della procura di Firenze Ornella Galeotti, la causa della morte dell'uomo il cui cadavere fatto a pezzi è stato ritrovato in due valigie in un campo nei pressi del carcere fiorentino di Sollicciano. I resti umani divisi nelle due valigie apparterrebbero alla stessa persona, ma per averne la certezza occorrerà attendere l'esame del Dna. Si tratterebbe di un uomo adulto, di età matura, di carnagione chiara. La prima valigia era stata rinvenuta giovedì pomeriggio dal proprietario di un terreno agricolo, mentre la seconda, a una settantina di metri dall'altra, è stata ritrovata ieri mattina dai carabinieri durante un sopralluogo sotto la Fi-Pi-Li come racconta FirenzeToday.

Il giallo del cadavere in due valigie 

Il proprietario del terreno agricolo dove è stata trovata la prima valigia si chiama Michele e ha 74 anni. Era nascosta tra le sterpaglie nel fango, così come l'altra, e probabilmente entrambe sono state lanciate dall'autostrada. Il Corriere della Sera racconta che il corpo si è quasi mummificato per l’umidità e la mancanza di ossigeno perché le valigie sembra fossero di un materiale impermeabile, simile al goretex.

Gli assassini, dopo averlo ucciso e tagliato a pezzi, hanno caricato le valigie su un’auto che, chissà quando e chissà da dove, ha imboccato la superstrada in direzione Firenze. Poi, si sono fermati e hanno lanciato le valigie nel fossato adiacente la strada. Un’operazione rischiosa perché la superstrada è molto frequentata, anche di notte, seppure ad oggi pare che nessuno abbia segnalato ai carabinieri qualche movimento sospetto. Neppure i poliziotti del carcere, vicino al terreno, ma separato da un viottolo sterrato e poco visibile, si sono accorti di niente. 

Gli indizi per ora sono pochi. Nella prima valigia una specie di telo avvolgeva i resti. Nella seconda è stato trovato una specie di giubbotto. Gli stessi contenitori sono anonimi, di bassa qualità, non renderebbero segni utili per le indagini.

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