rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024

Vinicio Marchetti

Giornalista

Droni con telecamera termica per spiare auto e case, la camorra è sempre più "hi-tech"

La camorra diventa 2.0 e punta al rinnovamento. Questo era l’obiettivo di Pietro Ligato; uscito dal carcere il 17 agosto del 2020. Nel pieno del periodo pandemico, il boss di Pignataro Maggiore stava tentando di ricostituire il suo gruppo anche con aggressioni ma è stato immediatamente messo al centro delle indagini che nel giro di poco meno di un anno e mezzo hanno portato al suo nuovo arresto.

Nel corso delle perquisizioni effettuate nella giornata di ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Caserta, unitamente a quelli della Compagnia di Capua, nell’ambito dell’operazione coordinata dalla DDA di Napoli, sono stati rinvenuti 2 droni professionali di nuova tecnologia, del valore di oltre 5mila euro, di cui uno con telecamera termica per uso notturno. Sono stati sequestrati, inoltre, uno smartphone, un micro telefono, apparecchiature ricetrasmittenti, un disturbatore di frequenze radio digitali multiplo e varie batterie, anche di grandi dimensioni. Infine sono stati rinvenuti un tirapugni e una bomboletta di spray urticante. I droni sequestrati ai Ligato, secondo quanto emerso, sarebbero serviti a Ligaro per il controllo del territorio ed erano dotati di una telecamera termica in grado di "vedere" anche persone in auto o all'interno di immobili.

I clan utilizzano da tempo l'apparecchio disturba-intercettazioni

Ovviamente, stiamo parlando di una tecnologia decisamente performante, visto che sono stati ritrovati anche jammer, apparecchiature ricetrasmittenti e dissuasori. In questo caso si ipotizza che potessero essere utilizzati per il monitoraggio del territorio e quindi per allertare i membri del clan in caso di eventuali blitz delle forze dell'ordine. Gli strumenti per disturbare le intercettazioni, ancora, sono molto utilizzati da questa nuova camorra hi-tech. Grazie all’importantissimo contributo che le intercettazioni telefoniche e anche telematiche riescono a dare alle indagini di investigatori e inquirenti, occorreva necessariamente trovare un metodo per mettere fuori gioco questa “spina nel fianco”. Sempre più spesso, infatti – a seguito delle perquisizioni – viene trovato un sofisticatissimo apparecchio utilizzato come inibitore di frequenze Gps e Gsm. Gli affiliati, dunque, continuano l’opera di ammodernamento tecnologico finalizzato a disturbare e rendere inutilizzabili eventuali intercettazioni telefoniche o ambientali.

Il pericolo delle armi 3D, perfettamente funzionanti e in grado di uccidere

Altro enorme elemento di rischio che, nell’ultimo periodo, sta emergendo con forza, è la realizzazione delle armi in plastica utilizzando modelli scaricati da internet e stampanti 3D. Di questo genere di armi si parla da quando, nel 2013, negli Stati Uniti, il 25enne texano Cody Wilson, fondatore del collettivo open source Defence Distributed, licenziò un prototipo di pistola 3D, interamente fatto in plastica, chiamato Liberator e il cui progetto fu distribuito gratuitamente online. Nei due giorni in cui fu disponibile, il file venne scaricato più di 100mila volte, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, principalmente in Spagna, Germania e Gran Bretagna. Il Dipartimento di Stato statunitense chiese e ottenne la rimozione dei file per violazione della legge sull’esportazione di armi, dopo che ormai i file erano già circolati in tutto il mondo. Barriere d’ingresso a questa tecnologia non esistono e, con l’ausilio di una semplice stampante 3D, i clan realizzano in proprio armi perfettamente funzionanti, in grado di passare attraverso i metal detector e in grado di uccidere. Il tutto senza che l’arma sia poi rintracciabile, non avendo numero di serie.  

La camorra è un virus e come tutti i virus MUTA

La camorra è, a tutti gli effetti, un virus che infesta le nostre vite e, come tutti i virus, si evolve per selezione naturale. I virus si trasformano accumulando mutazioni e si differenziano progressivamente sulla base delle relative capacità di sopravvivere e riprodursi in ambienti diversi. Esattamente come il "virus camorra" sta evolvendosi per sopravvivere in un ambiente che lo combatte. Ora tocca all'antimafia compiere questo nuovo passo evolutivo. Tutto questo, ovviamente, in attesa che giunga il tanto agognato "vaccino": una evoluzione culturale e di pensiero, prima che tecnologica. Una evoluzione che renda tutti noi, finalmente, l'insuperabile vaccino al virus della camorra. 

Si parla di

Droni con telecamera termica per spiare auto e case, la camorra è sempre più "hi-tech"

Today è in caricamento