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Giovedì, 25 Aprile 2024
l'audio delle intercettazioni / Palermo

Cancellava bollette a parenti e amici: arrestato dipendente comunale

L'operazione della Guardia di finanza "Sconto d'imposta": l'audio delle intercettazioni del dipendente comunale che cancellava le bollette delle tasse comunali

Un "contesto di interferenze e favoritismi" in cui venivano evase le tasse comunali. Lo scrive il Giudice delle indagini preliminari di Palermo, Filippo Serio, nell'ordinanza con cui ha disposto la sospensione dall'esercizio pubblico per la durata di un anno di un dipendente comunale di Palermo, addetto al servizio Tributi. Le indagini, condotte dai finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziaria - Gruppo tutela mercato beni e servizi, e scattate dopo una segnalazione del Comune, hanno fatto emergere una serie di presunte anomalie sulla banca dati 'Sige Fluendo' utilizzata per la gestione dei pagamenti dei tributi locali Imu e Tari.

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Cosa è successo

Secondo l'accusa il dipendente comunale finito nei guai avrebbe utilizzato le proprie credenziali e quelle di altri colleghi per accedere ai sistemi informatici di Palazzo delle Aquile e "aggiustare" o cancellare le cartelle Tari e Imu di amici, parenti e conoscenti. Per il gip "Risulta preoccupante la disinvoltura con cui compiva operazioni informatiche allo scopo di modificare la posizione tributaria di privati cittadini".  L'accusa per lui è di frode informatica e accesso abusivo ad un sistema informatico.

"Il fatto che il dipendente si sia reso disponibile, ripetutamente, a strumentalizzare il proprio ruolo per procedere ad operazioni illecite denota una certa disinvoltura e propensione a delinquere, soprattutto con riferimento a reati contro il patrimonio della Pubblica amministrazione" scrive il Gip. Da qui la necessità di disporre la sua sospensione per un anno dal lavoro. "In ragione delle funzioni da lui tuttora svolte all'interno dell'amministrazione comunale - annota il gip - deve ritenersi che lo stesso mantenga una fitta rete di contatti che possono essere ben destinati in via attuale all'attività di condizionamento delle pubbliche funzioni".  Un "patrimonio di relazioni e contatti" all'interno degli uffici comunali che, è la tesi del giudice, potrebbe sfruttare per "inquinare" le indagini.

Il video con l'audio delle intercettazioni

"Senti Mario è arrivata la Tari… sia a me sia a mio figlio, ora quello di mio figlio tu mi hai detto che si deve aggiornare", si sente nel video pubblicato da PalermoToday, la richiesta di un conoscente al dipendente infedele che lo rassicurava: "Sì, sì lo dobbiamo aggiornare... fammi una fotografia di quello che ci è arrivato, del dettaglio così...". Neppure il trasferimento a seguito di un procedimento disciplinare aperto nei suoi confronti, lo avrebbe fermato. "Anche dopo il trasferimento ad altro ufficio, le intercettazioni hanno evidenziato richieste di atti di interferenza in favore di privati cittadini".

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