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Venerdì, 29 Marzo 2024
Corruzione

Como, paratie sul lungolago: quattro arresti per abuso d'ufficio e corruzione

In corso perquisizioni nelle province di Como e Torino. Il lungolago è chiuso da otto anni a causa di un cantiere che doveva durarne tre

Quattro ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Como nell'ambito delle indagini sugli appalti per la costruzione delle paratie di contenimento del lungolago di Como, le cosiddette "Minimose", coordinate dal pubblico ministero Pasquale Addesso.

Due delle ordinanze, eseguite dalle prime ore della mattina dal Nucleo di Polizia Tributaria di Como, sono a carico di un dirigente del Comune di Como (per i reati di abuso in atti d'ufficio, turbativa nella scelta del contraente e corruzione), e di un architetto libero professionista comasco (per il reato di corruzione) entrambi finiti in carcere.

Sono invece agli arresti domiciliari un altro dirigente del Comune di Como (per i reati di abuso in atti d'ufficio e turbativa nella scelta del contraente) e un imprenditore edile della provincia (per il reato di turbata libertà degli incanti).

UN CANTIERE LUNGO OTTO ANNI - La realizzazione delle paratie antiesondazione, voluta da Regione Lombardia e Comune di Como otto anni fa, è stata interrotta a più riprese e oggi è bloccata. Quindi l'avvio di indagini, nel 2016, da parte della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. Il cantiere doveva durare tre anni.

Nelle scorse settimane gli abitanti hanno deciso di dire "basta allo scandalo delle paratie", un cantiere infinito che nasconde uno dei panorami più belli del mondo: per questo hanno inviato 80mila cartoline al presidente del consiglio, l'unico che può sbloccare l'opera con la nomina di un commissario straordinario.

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