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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Revocata la scorta al capitano Ultimo: "Da oggi colpirmi sarà più facile"

Il Tar del Lazio ha negato la sospensiva della revoca della scorta al carabiniere che, giusto 27 anni fa, arrestò Totò Riina

Il Tar del Lazio ha confermato la revoca della scorta a Sergio De Caprio, il "capitano Ultimo". Il tribunale ha respinto la richiesta del carabiniere che il 15 gennaio 1993 arrestò Totò Riina di sospendere il provvedimento emesso nei suoi confronti dal ministero dell'Interno.

Ad annunciare la decisione è stato lo stesso De Caprio, tramite i suoi profili social:

"Oggi 15 gennaio 2020, il TAR del Lazio ha respinto il ricorso per mantenere la sicurezza al capitano Ultimo e alla sua famiglia. Ha vinto il Generale Giovanni Nistri e tutti quei Funzionari che lo hanno sostenuto in questa battaglia. Da oggi colpire il capitano Ultimo sarà più facile per tutti"

De Caprio ha dato poi appuntamento per stasera alla casa famiglia gestita dall'associazione volontari Capitano Ultimo, per ricordare l'arresto di Riina. "Vi aspetto insieme ai carabinieri di allora, ai carabinieri di sempre, quelli che non abbandonano. Ringrazio con le lacrime agli occhi le 157mila persone che mi hanno sostenuto e mi sostengono, firmando la petizione online. Il vostro affetto è un onore immenso per me. Vi porto nel cuore uno a uno", ha aggiunto De Caprio, riferendosi alla petizione che era stata lanciata su Change.org.

Ad agosto il Tar aveva sospeso e poi annullato il provvedimento di revoca della scorta dal capitano Ultimo. Qualche mese dopo, ad ottobre, è arrivato invece un nuovo provvedimento di revoca. Gli avvocati di De Caprio in quell'occasione avevano presentato ricorso al Tar, che adesso ha confermato la revoca. 

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