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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Catania

Cara Mineo, nuovi trasferimenti e allontanamenti "volontari": verso la chiusura

Il Cara di Mineo era stato aperto nel 2011 dall’ex governo Berlusconi. Il ministro dell'Interno Salvini ha annunciato che il Cara di Mineo dovrebbe essere chiuso entro la fine dell'anno

Sono proseguite per tutta la giornata di mercoledì le nuove operazioni di trasferimento di migranti dal Cara di Mineo iniziate il 7 febbraio scorso e continuate 11 giorni dopo con la partenza complessiva di 100 migranti. Altri 50 ospiti del Centro accoglienza richiedenti asilo più grande d'Europa hanno lasciato la struttura per essere condotti a Palermo e Messina.

L'operazione è stata coordinata dalla Prefettura di Catania secondo un calendario varato dal Viminale. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha annunciato che il Cara di Mineo dovrebbe essere chiuso entro la fine dell'anno.

Cara Mineo, si registrano allontanamenti "volontari"

Il Cara di Mineo è ancora oggi il centro accoglienza richiedenti asilo più grande d’Europa. Il primo trasferimento è stato fatto il 7 febbraio scorso. Ieri il trasferimento di altri 50 migranti, e ce ne saranno altri a breve. Dalla struttura intanto si registrano allontanamenti "volontari": un centinaio di persone sarebbe andato via nelle ultime settimane.

Corruzione, sprechi e degrado: "Il Cara di Mineo deve chiudere" 

Il piano del Viminale prevede l’inserimento nel Siproimi dei titolari di protezione internazionale e il trasferimento degli altri in tutte le province siciliane. Il piano al momento non coinvolge i minori ospiti in nuclei familiari e le persone vulnerabili.

Cara Mineo, ha ospitato fino a 4mila migranti

Il Cara di Mineo era stato aperto il 18 marzo 2011 dall’ex governo Berlusconi all’interno del Residence degli aranci (un comprensorio di 400 villette originariamente destinate ai marines della vicina base militare americana di Sigonella), è considerato il più grande centro di accoglienza per richiedenti asilo in Europa (in anni passati ha alloggiato fino a 4 mila migranti). 

“È iniziata l'operazione di svuotamento del Cara di Mineo, il più grande d'Europa, e segue la chiusura di quello di Castelnuovo di Porto”, dice Francesco D'Amico, segretario della Filcams Cgil di Caltagirone: “Una decisione che lascerà per strada sia i migranti sia i tantissimi lavoratori che per anni si sono impegnati a garantire i servizi”. Con la chiusura del Cara e dei centri di “seconda accoglienza” si perderanno “circa 900 posti di lavoro, tra diretto e indotto, in un territorio già gravato da una profonda crisi economica e sociale”; quindi la richiesta al governo “di coinvolgere le parti sociali affinché venga gestita nel migliore dei modi la fine del sistema di accoglienza nel comprensorio Calatino”.

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