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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Roma

Il carabiniere che uccide un ladro per difendere il collega ferito

Il militare ha esploso due colpi di pistola dopo che il suo collega era stato colpito al costato con un cacciavite

Durante un furto in appartamento in via Paolo Di Dono, nel quartiere romano dell'Eur, un ladro è morto dopo essere stato colpito da un proiettile esploso da un carabiniere intervenuto con un collega sul luogo della segnalazione. Il militare ha esploso due colpi di pistola dopo che il suo collega era stato ferito dal ladro al costato con un cacciavite. 

Il carabiniere che uccide un ladro per difendere il collega ferito in via Paolo Di Dono a Roma

Il militare ferito è stato trasportato presso l'ospedale Sant'Eugenio per le cure del caso, mentre un complice che si trovava nell'appartamento, approfittando della concitazione del momento è  riuscito a scappare. I carabinieri del Nucleo Radiomobile erano intervenuti nello stabile adibito ad uffici perché era stata segnalata la presenza di persone sospette. Secondo la versione dei militari due militari sono entrati nel cortile condominiale, hanno tentato di bloccare uno sconosciuto, il quale ha colpito al petto uno dei due con un cacciavite. Il gesto ha determinato la reazione dell'altro carabiniere che ha esploso 2 colpi con la pistola d'ordinanza all'indirizzo dell'aggressore, colpendolo mortalmente.

A quanto apprende l'Adnkronos è un siriano di 54 anni in possesso di regolare permesso di soggiorno e pregiudicato per diversi reati tra cui rapina, l'uomo che ha aggredito un carabiniere con un cacciavite la scorsa notte all'Eur e successivamente ucciso da un altro militare dell'Arma con un colpo di arma da fuoco. Il militare che aveva ferito al costato con un cacciavite è ricoverato in ospedale, ma non sarebbe in gravi condizioni. Sono in corso indagini per risalire al complice della vittima che è riuscito a scappare.

I pm di piazzale Clodio attendono una prima informativa sui fatti avvenuti all'Eur la notte scorsa. In Procura al momento, dunque non è stata aperta formalmente un'indagine e i magistrati attendono una prima informativa sui fatti. Sarebbero intanto stati trovati segni di effrazione su una porta al primo piano del palazzo. A dare l'allarme al Nue 112 il portiere di un palazzo vicino che ha segnalato la presenza di due persone sospette nell'edificio.

"Restiamo in attesa di conoscere meglio le dinamiche di questo triste epilogo e dei cosidetti 'atti dovuti' ma vogliamo lanciare un monito fin da ora: giù le mani dai Carabinieri che anche oggi hanno affrontato impavidi i soliti 'professionisti del crimine' mettendo a rischio le loro vite per la comunita'. Il Sim Carabinieri vigilerà costantemente sulla vicenda e metterà a disposizione, se richiesto, il proprio team di legali di valenza nazionale totalmente a carico del Sim Carabinieri", scrive in una nota Antonio Serpi, segretario generale nazionale Sim Carabinieri 

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