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Giovedì, 25 Aprile 2024
Carceri

"Carceri disumane": lo Stato risarcirà i detenuti

Passa alla Camera il dl per chi ha subito trattamenti inumani e degradanti in carcere. L'aula si spacca: contraria la Lega Nord, critiche dai grillini. Per il Pd "norma necessaria"

Dopo la "sentenza Torreggiani" della corte europea dei Diritti Umani, che aveva condannato il nostro Paese a risarcire i detenuti che avevano subito un trattamento "inumano e degradante", è passato alla Camera il decreto legge che ne dà il via libera. 305 sì, 110 no e 30 atenuti e adesso il provvedimento arriverà in Senato e completerà il pacchetto di norme approvato nei mesi scorsi, proprio sulla base della sentenza di Strasburgo.

LE NOVITA' - Sconti di pena o soldi ai detenuti che hanno subito i trattamenti degradanti negli istituti penitenziari: un giorno in meno di detenzione ogni dieci passati nelle celle sovraffollate e risarcimenti in denaro previsti per più di venti milioni di euro.

Passa anche l'articolo che prevede il divieto di custodia cautelare per pene inferiori a tre anni, l'aumento di magistrati di sorveglianza e agenti penitenziari. Infine un passo del provvedimento riguarda i minori ristretti, che potranno finire di scontare la pena negli istituti appositi fino ai 25 anni (prima fino ai 21).

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LE REAZIONI - Critica la Lega Nord, che ha protestato dopo l'approvazione: i deputati del Carroccio hanno lanciato in aula finte banconote da otto euro. Il decreto prevede anche il risarcimento di quella cifra ai detenuti maltrattati ma che hanno finito di scontare la pena.

Anche il movimento 5 stelle non è soddisfatto: "Quattro provvedimenti 'svuotacarceri' in un anno, non possiamo che definirlo un indulto continuo, senza fine. Non si tutelano i carcerati, la polizia penitenziaria e soprattutto i cittadini" tuonano dalla commissione giustizia del movimento.

Il Partito Democratico però reagisce alle critiche, dentro e fuori dall'aula: "Nessuna 'paghetta' ai delinquenti né tantomeno uno 'svuotacarceri - dice la deputata Pd Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia - Semplicemente è un provvedimento che risponde a un obbligo assunto dall'Italia al comitato dei ministri del Consiglio d'Europa al fine di evitare migliaia di condanne e multe salatissime. Il risibile allarmismo apocalittico agitato da Lega e 5 Stelle lascia il tempo che trova, la verità è che questo decreto non contiene alcun cedimento sul fronte della legalità".

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