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Giovedì, 25 Aprile 2024
Allarme sicurezza

Carceri italiane al collasso: "Sovraffollamento del 114%"

I numeri forniti dal ministro della Giustizia, Marta Cartabia, intervenendo al Senato: "È una condizione che esaspera i rapporti tra detenuti e rende assi più gravoso il lavoro degli operatori penitenziari"

Carceri che scoppiano, con un indice di sovraffollamento del 114% con inevitabili problemi anche sul fronte sicurezza. Non nasconde dati e pericoli il ministro della Giustizia Marta Cartabia, intervenendo al Senato (foto in basso). All contrario definisce la situazione "esaperante". Quello del sovraffollamento è un problema che l'Italia ha da anni, ma che ancora non trova soluzione. Adesso poi tutto è reso pù complicato dal Covid, tra rischio di focolai e personale di serveglianza ridotto per contagi e quarantene.

Cartabia dice senza mezzi termini che per le carceri "il primo e più grave tra tutti i problemi continua ad essere il sovraffollamento: ad oggi su 50.832 posti regolamentari, di cui 47.418 effettivi, i detenuti sono 54.329, con una percentuale di sovraffollamento del 114%. È una condizione che esaspera i rapporti tra detenuti e rende assi più gravoso il lavoro degli operatori penitenziari, a partire da quello della polizia penitenziaria, troppo spesso vittima di aggressioni. Sovraffollamento significa maggiore difficoltà a garantire la sicurezza e significa maggiore fatica a proporre attività che consentano alla pena di favorire percorsi di recupero". ministro cartabia senato-2

"Con l'attuazione della legge delega in materia penale - sottolinea la guardasigilli - si svilupperanno le forme di esecuzione della pena diverse, alternative al carcere, soprattutto in riferimento alle pene detentive brevi. E questo darà sollievo anche alle troppo congestionate strutture penitenziarie. Già oggi sono più numerosi coloro che scontano la pena - in vario modo - fuori da un carcere: oltre 69mila a fronte di circa 54mila detenuti. Queste 69.140 persone per l'esattezza al 31 dicembre 2021 sono in carico agli uffici della esecuzione penale esterna, Uepe; aggiungendo i procedimenti tuttora pendenti, diventano oltre 93mila i fascicoli in corso presso questi uffici, con una media di procedimenti per funzionario pari a 105 Si compone infatti di solo 1.211 unità il personale per l'esecuzione penale esterna per adulti". 

Per Cartabia "È evidente la necessità di potenziare questo settore e le forze politiche hanno avuto la sensibilità di sottolinearlo in un ordine del giorno, approvato a margine della legge di bilancio, impegnando il Governo a incrementare il personale dedicato all'esecuzione penale esterna".

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