Carla Caiazzo, chiesto il rito abbreviato per l'ex compagno
I difensori di Paolo Pietropaolo puntano sulla perizia psichiatrica: i farmaci assunti al tempo avrebbero avuto effetti sulle sue azioni
La richiesta, al termine delle indagini, è perentoria: giudizio immediato. A formularla, ai danni di Paolo Pietropaolo, i pm Raffaello Falcone e Clelia Mancuso, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio. Pietropaolo, che il primo febbraio scorso aggredì e diede fuoco alla sua ex compagna Carla Caiazzo a Pozzuoli - peraltro incinta di otto mesi all'epoca - è dall'epoca dei fatti in carcere.
Secondo gli inquirenti è da considerare l'aggravante della premeditazione all'accusa di tentato omicidio. Pietropaolo, che col rito abbreviato non passerebbe per l'udienza preliminare, aspetta la decisione del gip.
Intanto è stato più volte visitato in carcere da psichiatri, al fine di valutare le sue condizioni di salute. La difesa punta sugli effetti che i tranquillanti assunti al tempo senza controllo medico avrebbero avuto sulla sua personalità.