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Venerdì, 29 Marzo 2024
Le indagini / L'Aquila

Carlo Vicentini, lo sterminio pianificato e il biglietto lasciato prima di uccidere moglie e figli

In attesa dei risultati dell'autopsia, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica della strage di Tempera: il medico in pensione avrebbe agito dopo che i suoi familiari erano andati a dormire, per poi togliersi la vita. La possibile motivazione in un biglietto dal contenuto "delirante"

Emergono nuovi dettagli sulla strage familiare di Tempera: uno sterminio che Carlo Vicentini, medico in pensione e professore della università dell'Aquila, avrebbe premeditato, aspettando che tutti i suoi familiari andassero a dormire. In attesa delle autopsie sui quattro cadaveri disposte dal pm Guido Cocco, emergono nuovi particolari su come l'urologo 70enne, in pensione da circa 2 mesi, avrebbe ucciso  la moglie Carla Pasqua, di 63 anni, la figlia Alessandra, di 36 anni e il figlio disabile Massimo, di 43 anni, prima di rivolgere l'arma contro se stesso.

Una strage pianificata: la prima ricostruzione

La strage è avvenuta nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 marzo, circa 36 ore prima del ritrovamento dei cadaveri. Proprio la posizione dei corpi e delle ferite da arma da fuoco hanno dato agli inquirenti diversi elementi utili per ipotizzare una prima ricostruzione. Secondo il medico legale inviato sul luogo del delitto e gli esperti della polizia Scientifica di Ancona, la moglie del medico sarebbe stata colpita al collo e il figlio disabile alla testa. Entrambi erano nel loro letto, mentre la figlia 36enne sarebbe stata raggiunta da due colpi, uno al petto e uno alla testa, con il suo cadavere che sarebbe stato rinvenuto nel corridoio. Vicentini avrebbe poi esploso un quinto e ultimo colpo dalla sua P38 legalmente detenuta, per farla finita. Secondo questa prima ricostruzione, la ragazza si sarebbe accorta di cosa stava accadendo e sarebbe stata colpita mentre cercava di sfuggire alla furia omicida del padre. Alla base del folle gesto ci potrebbe essere un lungo periodo di depressione legato alla difficile condizione di salute del figlio, disabile dalla nascita, ma al momento il movente rimane uno dei tanti quesiti in cerca di una risposta. 

Il biglietto lasciato da Carlo Vicentini

Per chiarire al meglio la dinamica sarà necessario attendere i risultati dell'esame autoptico sui quattro cadaveri e delle analisi sui reperti sequestrati sul luogo della strage: cinque telefoni cellulari, due computer, registrazioni delle telecamere di sicurezza della villetta, diverse armi e un biglietto. Proprio in quel foglio di carta scritto con una grafia incerta, potrebbe nascondersi la motivazione che ha scatenato la furia omicida di Vicentini. Il contenuto definito "delirante" dagli esperti, come spiega l'Ansa, in cui il medico avrebbe cercato di spiegare la situazione che stava vivendo "accusando in modo farneticante alcune persone". Un gesto compiuto per "protezione", come scrive il Messaggero, "contro una società malata e corrotta". Mentre le indagini proseguono, alle 15 di oggi, mercoledì 5 aprile, sono previsti i funerali alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Un giorno di lutto per tutta la comunità di Tempera, dove la famiglia viveva, e la città di Teramo, dove il medico aveva lavorato per anni. 

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