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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso / Milano

Carlotta Benusiglio trovata impiccata, ricorso contro l'assoluzione dell'ex: "Fu femminicidio"

In primo grado Marco Venturi è stato condannato ma per "morte come conseguenza di altro reato" cioè lo stalking. I pm non ci stanno e ricorrono in appello: "L'ha strangolata e ha simulato il suicidio"

Carlotta Benusiglio, la stilista di 37 anni che il 31 maggio 2016 fu trovata impiccata con una sciarpa a un albero di piazza Napoli a Milano, fu uccisa dal fidanzato Marco Venturi. Ne è convinta la pm di Milano Francesca Crupi. Per la vicenda di Carlotta Benusiglio c'è già stato un processo: in primo grado Venturi è stato condannato ma per "morte come conseguenza di altro reato". Per il giudice le vessazioni di Venturi sulla fidanzata l'avevano spinta all'estremo gesto. La procura non ci sta e in appello chiede che sia riconosciuto in secondo grado colpevole dell'omicidio volontario.

Andiamo con ordine. Carlotta Benusiglio viene ritrovata impiccata la mattina martedì 31 maggio 2016 a un albero dei giardinetti di piazza Napoli, zona semi centrale di Milano. I pm indagano per "istigazione al suicidio". Tra le prime persone che vengono sentite c'è il fidanzato Marco Venturi, La sua posizione cambia nel corso dei mesi: passa dall'essere persona informata sui fatti a indagato per istigazione al suicidio e poi omicidio volontario aggravato con l'ipotesi di aver strangolato la fidanzata. Se gli investigatori, all'inizio, propendevano per l'ipotesi di un suicidio, le successive consulenze della procura e svolte anche da esperti incaricati dai familiari della vittima hanno portato ad altre considerazioni. 

Si arriva a processo, col rito abbreviato. La pm Francesca Crupi chiede 30 anni di carcere sostenendo che la sera del 31 maggio 2016 dopo una lite Venturi avrebbe strangolo Carlotta per poi inscenare l'impiccagione.

Il gup però decide diversamente. A sei anni dalla morte di Carlotta, l'ex è condannato a sei anni per "morte come conseguenza di altro reato". Secondo il giudice la morte fu provocata dai due anni di minacce e vessazioni sia fisiche sia psicologiche alla quale Venturi aveva sottoposto la giovane donna.

Il pm non ci sta e la storia adesso si aggiunge di un nuovo capitolo. Gli elementi "raccolti nel corso delle indagini" sulla "personalità" di Carlotta Benusiglio e sul "suo rapporto con Venturi" escludono, scrive Crupi, "la sussistenza di realistici intenti suicidiari della donna" e rafforzano "l'ipotesi accusatoria nel senso di ritenere la responsabilità" del 47enne "per l'omicidio". Secondo il pm, ci sono gli elementi, "per poter inquadrare la morte di Benusiglio nell'ambito del cosiddetto "femminicidio". I legali dell'uomo, Andrea Belotti e Veronica Rasoli, hanno a loro volta depositato il ricorso in appello per chiederne invece l'assoluzione.

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