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Martedì, 23 Aprile 2024
CRONACA |2 / Italia

Nessuna traccia di carne di cavallo nei prodotti Nestlé sequestrati

Intanto i giganti della distribuzione in Francia, Carrefour e Intermarché, ma anche Findus Francia, si sono impegnati a utilizzare solo carne francese nei piatti pronti distribuiti nel mercato interno

"Non è stata rilevata traccia di Dna equino nella carne bovina macinata cotta e surgelata della Nestlé sequestrata il 21 febbraio scorso dai Nas". Lo riferisce in una nota il ministero della Salute.

"Le analisi dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Torino su tutti i campioni di carne prelevati allo stabilimento Safim di None (TO) - prosegue il ministero - hanno dato esito negativo. I risultati sono stati notificati ufficialmente questa mattina e di conseguenza verrà disposto il dissequestro della carne".

Intanto i giganti della distribuzione in Francia, Carrefour e Intermarché, ma anche Findus Francia, si sono impegnati a utilizzare solo carne francese nei piatti pronti distribuiti nel mercato interno: lo ha annunciato il ministro dell'Agricoltura Stephane Le Foll. "Intermarché, Findus et Carrefour si impegnano a utilizzare solo la carne bovina francese nei loro piatti pronti", ha affermato il ministro, a margine dell'inaugurazione del Salone dell'Agricoltura a Parigi.

La promessa segue lo scandalo della carne di cavallo ritrovata in numerosi piatti pronti che sull'etichetta riportavano l'indicazione unica "carne di bovino". Il gruppo agroalimentare svedese Findus è stato toccato direttamente dallo scandalo tramite il suo fornitore francese Comigel.

Intanto tre su sei carcasse di cavallo spedite dal Regno Unito verso la Francia, e che contenevano tracce di fenilbutazone, sono state vendute sul mercato della carne e sono "probabilmente" entrate nella catena alimentare: lo ha reso noto il ministero dell'Agricoltura francese.

L'avvertimento britannico è stato lanciato troppo tardi e queste carcasse, arrivate a gennaio, "sono state trasformate", ha indicato un portavoce del ministero a France Presse. Questi prodotti potevano essere ritirati dal mercato, ma alcuni di essi erano già stati consumati, ha aggiunto la fonte, sottolineando che il "rischio" è "minore" per la salute.

A metà febbraio, il ministro dell'Agricoltura francese, Stepahne Le Foll, aveva garantito che le carcasse di cavallo sospette erano state identificate prima di entrare nella catena alimentare e che sarebbero state distrutte. Allora Foll aveva parlato di tre carcasse su sei. Le autorità britanniche avevano avvertito che numerose carcasse di cavallo con tracce di fenilbutazone (farmaco antidolorifico usato in veterinaria), erano state inviate in Francia e che "forse" erano entrate nella catena alimentare.

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