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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sea Watch, Carola Rackete torna libera: il gip non ha convalidato l'arresto

Il giudice si pronuncia a favore della capitana della nave Ong: "Ha agito per portare in salvo i migranti". Salvini: "Per lei è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese"

Carola Rackete torna libera. Il gip di Agrigento, Alessandra Vella, non ha convalidato l'arresto della comandante della Sea Watch, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra. Secondo il giudice, il reato di resistenza a pubblico ufficiale sarebbe stato giustificato da una "scriminante" legata all'avere agito "all'adempimento di un dovere", quello di salvare vite umane in mare. Da stasera la donna tornerà quindi libera perché viene meno la misura degli arresti domiciliari.

Sea Watch3 e il "caso" Carola Rackete

Dopo aver atteso 17 giorni in mare, la capitana della SeaWatch3 aveva portato sulle rive di Lampedusa 40 migranti salvati in acque internazionali. Nel farlo aveva forzato il divieto di ingresso imposto dalla nave del Ministero dell’Interno, violando l’alt di una motovedetta della Guardia di Finanza. Nei movimenti di ingresso nelle acque italiane e nel porto di Lampedusa, la nave si era scontrata quella quella della Finanza. Al momento dell’approdo la comandante era stata scortata via dall’isola e tenuta in fermo in attesa della decisione del gip, arrivata oggi.

I porti di Libia e Tunisia non sono sicuri

Secondo il gip di Agrigento la decisione di attraccare a Lampedusa non sarebbe stata "strumentale, ma obbligatoria" perché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri. Di altro avviso la Procura secondo cui non c'era "lo stato di necessità". Inoltre, per la Procura l'impatto tra la nave Sea watch e la vedetta della Gdf è stato "volontario", come spiegato ieri dal Procuratore Luigi Patronaggio al termine dell'udienza di convalida. "E' stata valutata negativamente, in maniera volontaria, la manovra effettuata con i motori laterali della Sea Watch che ha prodotto lo schiacciamento della motovedetta della Guardia di finanza verso la banchina. Questo atto è stato ritenuto, da noi, fatto con coscienza e volontà", ha detto.

La capitana Carola è tornata libera

Carola Rackete è accusata per i reati 1100 del codice della navigazione, cioè resistenza a nave da guerra, e l'articolo 337 del codice penale, cioè resistenza a pubblico ufficiale. Ma da stasera è tornata libera. Il prefetto di Agrigento ha disposto nei confronti di Rackete un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. Il provvedimento dovrà essere convalidato dall’autorità giudiziaria.


Carola libera, il commento di Salvini

Piccato il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che non nasconde la delusione e conferma l'intenzione di espellere Carola: "Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale. Tornerà nella sua Germania, dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi. L’Italia - dice ancora - ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia. La pacchia è finita".


Intanto, la Procura di Agrigento procede separatamente a carico di Rackete per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'avviso di garanzia le era stato notificato proprio il giorno prima dello sbarco. La donna dovrebbe essere interrogata nei prossimi giorni.

La Sea Watch a Lampedusa (FOTO ANSA)

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