"Morire in carcere con due buchi in testa": la storia di Marcello, senza un processo
Marcello Lonzi nel 2003 è stato trovato morto nella sua cella a Livorno. Le indagini sulla sua morte sono state archiviate. Maria, sua madre, ha mostrato le foto del corpo del figlio e adesso vuole un processo
Marcello nel 2003 aveva 29 anni e quello è l'anno in cui la sua vita si è spezzata. Per le inchieste fatte sulla sua morte si trattò di "cause naturali". Quelle inchieste sono state archiviate. La madre, Maria Ciuffi, ha deciso di uscire allo scoperto e mostrare le ultime foto del corpo del figlio. Le ha stampate e le ha portate a Montecitorio: sul cadavere si vedono ferite, lividi, sangue, otto costole rotte e due buchi in testa. Per Maria suo figlio è stato ucciso dalle percosse, mentre era detenuto nel carcere "Le Sughere" a Livorno.
Era entrato in carcere con l'accusa di tentato furto e doveva scontare 9 mesi di carcere ma dopo 4 è stato trovato morto nella sua cella. Sono passati undici anni da quel maledetto giorno e Maria non si è persa d'animo: "Sono andata a Montecitorio perché ancora non c'ero mai stata. Mai sulla piazza. Quando ho saputo dell'assoluzione di tutti gli imputati del processo Cucchi ho pensato: che succederà a me, che ancora non ho un processo?"
CASO LONZI, GUARDA LE FOTO (SCONSIGLIATO A UN PUBBLICO SENSIBILE)
Adesso Maria aspetta tante cose: un incontro con il presidente del Senato Piero Grasso, una risposta dalla presidente della Camera Laura Boldrini ma soprattutto un processo: "Il nuovo gip ha rigettato l'archiviazione e detto che si indagheranno i medici per omicidio colposo e falsa testimonianza e ha chiesto nuove indagini". Tra le mani Maria stringe quelle foto del cadavere del figlio: "Avevo scritto al presidente Ciampi ma non ho mai ricevuto risposta e devo dire che non ho molta fiducia nella giustizia".
GUARDA LE FOTO DEL PRESIDIO A MONTECITORIO (SCONSIGLIATO A UN PUBBLICO SENSIBILE)
Il dolore in questi undici anni è stato troppo: "Ogni volta che sento che è morto un ragazzo in circostanze da chiarire il pensiero va a Marcello e immagino un'altra madre che piange. Mio figlio aveva sbagliato, doveva passare nove mesi in carcere per tentato furto. E' entrato vivo e dopo quattro mesi mi hanno riconsegnato il cadavere. Ho perso anche mia madre, che è morta per malattia. Ma il dolore per Marcello è diverso, è qualcosa di fortissimo e che non si può descrivere".