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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Italia

Roberta Ragusa, la Cassazione conferma: il marito Antonio Logli condannato a 20 anni

La sentenza della corte di Cassazione arriva dopo due condanne a 20 anni di carcere in primo grado e in appello, per l'accusa di omicidio volontario della moglie e distruzione di cadavere

Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, misteriosamente sparita nel nulla sette anni fa, è stato condannato a 20 anni di reclusione dai guidici della Corte di Cassazione. La sentenza arriva dopo due condanne a 20 anni di carcere in primo grado e in appello, per l'accusa di omicidio volontario della moglie e distruzione di cadavere. 

Si aprono così le porte del carcere per Antonio Logli. I giudici della I sezione penale della Corte di Cassazione presieduti da Adriano Iasillo, dopo oltre cinque ore di camera di consiglio, hanno respinto il ricorso presentato dai legali di Antonio Logli, Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri, e "confermato" la condanna a 20 anni di reclusione stabilita dalla Corte d'Appello di Firenze il 14 maggio 2018 per l'accusa di omicidio volontario della moglie Roberta Ragusa e distruzione di cadavere. Roberta Ragusa è scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012 e non è stata più ritrovata.

La famiglia di Roberta Ragusa: "Giustizia è fatta"

Familiari in lacrime dopo la lettura della sentenza dei giudici della I sezione della corte di Cassazione che conferma la condanna a 20 anni di reclusione ad Antonio Logli, stabilità dalla Corte di Appello il 14 maggio 2018. "Finalmente si smetterà di dire che mia cugina era in giro a divertirsi. Mia cugina è morta, lo ha detto anche la Cassazione. Giustizia è fatta". Così i parenti di Roberta Ragusa, visibilmente commossi, hanno accolto il verdetto.

Il legale di Logli: "Antonio è disperato"

"Sono disperato". Così avrebbe detto in lacrime al suo legale Roberto Cavani, Antonio Logli appena appresa la decisione dei giudici della Cassazione che hanno confermato la pena di 20 anni stabilita dalla Corte d'Appello nel 2018.

Il suo assistito si consegnerà? "Così abbiamo stabilito", risponde incalzato dai cronisti all' esterno del palazzo di giustizia il legale di Antonio Logli, Roberto Cavani, che subito dopo la lettura del dispositivo da parte dei giudici della I sezione della Cassazione hanno confermato la condanna a 20 anni al marito di Roberta Ragusa. La donna è scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012 e non è stata più ritrovata.

Caso Ragusa, la sentenza della corte di Cassazione

I giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione si erano riuniti in camera di consiglio nel pomeriggio per valutare il ricorso presentato dai legali di Antonio Logli in merito alla condanna in Appello il 14 maggio 2018.

Durante il dibattimento il procuratore generale Luigi Billitteri aveva chiesto la conferma della condanna per Logli. "Chiedo - ha detto il pg in conclusione della sua requisitoria - di porre fine a questo processo e certificare l'inammissibilità del ricorso della difesa".

I legali di Antonio Logli avevano invece chiesto l'assoluzione con formula piena "per la non sussistenza del fatto". Chiesto, in subordine (nei motivi aggiuntivi), che se il loro assistito dovesse essere condannato, il reato dovrebbe essere riqualificato "in omicidio colposo preterintenzionale". 

Il caso della scomparsa di Roberta Ragusa

Sara Calzolaio, ex amante e ora compagna di Logli, non ha dubbi: "Antonio è innocente" ha affermato in un’intervista esclusiva a Quarto Grado. "L’ho guardato negli occhi e gliel'ho chiesto. Mi ha convinto perché mi ha risposto con la stessa sincerità e con lo stesso sguardo con il quale dice che mi ama". "Roberta mi manca", ha aggiunto, "se dovesse tornare saremmo tutti felici, potremmo capire cosa sia successo e potrei ridarle le chiavi di casa sua".

Le motivazioni della sentenza di primo grado: "Logli bugiardo e mistificatore"

Finora però i giudici non hanno creduto alla tesi della difesa. Nelle motivazioni della sentenza di primo grado, il giudice aveva definito Antonio Logli "un bugiardo", che "ha reiteratamente e pervicacemente tentato di mistificare la realtà fornendo in più occasioni una versione degli accadimenti non corrispondente al vero e spesso smentita dagli esiti investigativi".

Logli avrebbe mentito anche sulla profonda crisi che attraversava da tempo il suo matrimonio", sulla "relazione extraconiugale con Sara Calzolaio, iniziata nel 2004 e che ha riferito solo il 16 gennaio 2012, allorché la donna lo mise alle strette", e "ha mentito anche dopo avere rivelato la relazione, riferendo di avere effettuato una sola telefonata alla Calzolaio, quando in realtà ve ne sono state tre consecutive, l'ultima delle quali alle 00.18 di appena 28 secondi" nella notte in cui la moglie svanì nel nulla. 

"Roberta uccisa per motivi economici"

Sarebbero stati soprattutto i motivi economici a spingere Logli a uccidere la moglie Roberta. Ne sono convinti i giudici della Corte d'assise d'appello di Firenze, che nel maggio 2018 hanno confermato per l'uomo la condanna a 20 anni di reclusione per omicidio e distruzione di cadavere. Come si legge nelle motivazioni della sentenza di secondo grado, infatti, secondo i giudici Roberta Ragusa "aveva preso in considerazione l'ipotesi della separazione" visto l'irreversibile "stato di crisi matrimoniale" causato dalla "protratta relazione del marito", ma Logli aveva paura di questa ipotesi, poiché "ne temeva i contraccolpi economici nonostante fosse pressato anche dall'amante".

Tra l'altro, si legge ancora, "gli interessi economici dei coniugi erano strettamente intrecciati e non facilmente districabili vista la partecipazione in forma societaria all'attività di famiglia alla cui conduzione la Ragusa era principalmente dedita".

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