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Sabato, 20 Aprile 2024
Caso Yara

Caso Yara, le spie e quei documenti violati: giallo sul "dna artificiale"

I legali di Bossetti sollevano il caso Hacking Team, una società di spionaggio i cui archivi erano stati violati la scorsa estate. In alcuni dei documenti, pubblicati da WikiLeaks, si fa riferimento al caso Yara. I pm: "Vicenda esilarante"

La corrispondenza mail interna della società di spionaggio online Hacking team entra nel processo a carico di Massimo Bossetti, accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio.

La difesa dell'imputato ha letto in aula alcune mail partite nei giorni successivi all'arresto di Bossetti intestate 'Caso Yara'. 

In una delle mail, rese pubbliche lo scorso luglio da Wikileaks, secondo quanto hanno affermato gli avvocati Stefano Camporini e Claudio Salvagni, legali di Massimo Bossetti, ci sarebbe l'indicazione di un Paese, Israele, e la richiesta dei costi per la creazione di un dna artificiale. Una mail, quest'ultima, in cui però non c'è nessun riferimento diretto al Caso Yara. 

Gli archivi della società Hacking Team erano stati violati la scorsa estate. Tra i documenti finiti on line ce ne sarebbero alcuni riguardanti il caso di Yara Gambirasio. La procura aveva però già specificato a luglio di non essersi mai interfacciata con quell’azienda. 

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

COSA SI DICE NELLE E-MAIL CONTESTATE - Tra le email ce ne sarebbe una in cui il responsabile di Hacking Team scrive all’amministratore delegato: "Diamoci una pacca sulla spalla...I Ros ci hanno contattato ringraziandoci per il prezioso contributo, per la buona riuscita di una loro operazione. Chiunque abbia visto i tg ieri sera dovrebbe sapere di cosa parlo". Solo il giorno prima Massimo Bossetti era stato arrestato da carabinieri e polizia. 

L'ad della società aveva risposto: "Cose di questo tipo mi riempiono il cuore di gioia". In un secondo scambio di mail intitolato "Il caso Yara" si vantava così: "Il merito del successo di questa indagine va a una certa tecnologia investigativa informatica prodotta da un’azienda a noi molto nota". 

I PM: "ESILARANTE" - L'avvocato Giuseppe Pezzotta, parte civile per la madre di Yara Gambirasio, Maura Panarese, si è opposto alla lettura con toni molto decisi: "Io non posso presentarmi con un documento che mi ha dato mia sorella e leggerlo alla Corte. Tra le altre cose, vi potrebbero essere estremi per un reato". Il pm Letizia Ruggeri ha definito la vicenda "semplicemente esilarante". 

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