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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il giorno tra le tempeste / Catania

Catania in "lockdown" si prepara al passaggio del Medicane

Nel capoluogo siciliano tutto si ferma per non piangere altre vittime dopo l'alluvione e in attesa dell'uragano

Dopo la giornata di ieri, avremmo voluto svegliarci pensando: "È passato, andiamo avanti". E invece, le notizie che continuano a susseguirsi, anticipano un peggioramento delle condizioni meteo e ci lasciano increduli perchè quello che abbiamo visto ieri, difficilmente lo dimenticheremo. E se quello che ci aspetta è ancora peggio, non ci resta che prepararci. Il dipartimento regionale di Protezione civile ha emesso per domani un'allerta meteo arancione per la Sicilia Orientale e giallo per quella Occidentale. Ci si attendono inoltre mareggiate importanti con onde significative che potrebbero superare gli otto metri di altezza al largo delle coste siciliane e maltesi. 

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Oggi a Catania c'è uno spiraglio di sole. Si rivedono i video che hanno immortalato la città sotto l'alluvione. Le strade trasformate in torrenti in piena che hanno travolto auto, fioriere, sedie e tavolini dei bar del centro storico etneo. C'è l'orgoglio per quei catanesi che, protagonisti di video diventati virali sui social, non si sono sottratti alla valanga di acqua che scorreva in via Etnea, per aiutare una giovane donna impaurita e in difficoltà al centro della strada. E poi c'è chi incolpa l'amministrazione comunale perchè "incapace" di risolvere la problematica relativa al deflusso dell'acqua piovana. C'è chi, come la sottoscritta, si ricorda da sempre il fiume in piena al viale Vittorio Veneto dopo pochi minuti di pioggia. C'è chi si è rimboccato le maniche e si è messo subito a lavoro per recuperare anni di lavoro andati a male a causa dell'acqua che è entrata prepotentemente dentro i locali. 

La conta dei danni la faremo dopo. Adesso, tocca preparaci al peggio. E così, in una giornata che sembra surreale, la gente è in fila nei supermercati, davanti alle farmacie, molti locali commerciali sono chiusi. Uno scenario che ci fa pensare a quel lungo lockdown dovuto alla pandemia. Le strade sono devastate: asfalto saltato, marciapiedi distrutti, buche come voragini. 

Ma tutti sono a lavoro per fare risorgere Catania e prepararla al meglio a questo uragano che si spera cambi traiettoria, senza fare danni anche altrove. Gli operai della Dusty hanno completato la pulizia straordinaria di piazza Duomo. I tecnici dell'Enel hanno lavorato anche di notte per risolvere gli oltre 77 guasti segnalati in città. E poi i volontari e i vigili del fuoco che, stremati, non si risparmiano mai. Perchè l'acqua come il fuoco distrugge all'improvviso. 

Sono quasi 200 gli interventi di soccorso già effettuati dai vigili del fuoco, nelle ultime 24 ore, a Catania e provincia. Numeri che continuano ad aumentare. E sono ancora in corso le ricerche della donna che risulta dispersa sul territorio del comune di Scordia. Le ricerche stanno continuando con l'ausilio di unità dei vigili del fuoco specializzate nella Topografia Applicata al Soccorso (TAS), di unità cinofile, di movimento terra e unità dotate di droni. A queste ricerche stanno attivamente collaborando anche unità del corpo nazionale del soccorso Alpino, le forze dell'Ordine ed i volontari di Protezione Civile. 

Il sindaco Salvo Pogliese, a conclusione del vertice in prefettura con il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, tenuto conto delle previsioni meteo di domani e dopodomani di fenomeni di particolare intensità che potrebbero ancora verificarsi, ha così annunciato la firma a un provvedimento di chiusura generalizzata, per le giornate del 28 e 29 ottobre, delle scuole, degli uffici pubblici e degli esercizi commerciali non essenziali ai fini del pubblico servizio ai cittadini, come le farmacie e le attività commerciali di prodotti alimentari.

Tutto si ferma per non piangere altre vittime e altri disastri. Si raccomanda, quindi, la massima prudenza negli spostamenti e di uscire da casa solo se strettamente necessario. In attesa di dire veramente "E' passato, andiamo avanti", riprendiamo un tweet lanciato dal "nostro" AstroLuca Parmitano: "Catania è una città rinata cento volte, da 2700 anni, tra terremoti o alluvioni: il suo cuore è un vulcano, la lava il suo sangue, la gente la sua linfa vitale - risorgerà ancora!".

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