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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Bari

Strage dei treni in Puglia, l'ipotesi dell'errore umano e la mancata telefonata

La procura di Trani ha aperto un'inchiesta per far luce sull'incidente: potrebbe non essere colpa del binario unico - sistema usato anche altrove - ma del cosiddetto "blocco telefonico"

I vagoni sbriciolati e un bilancio drammatico. "Come un disastro aereo", ha detto ieri il sindaco di Corato Massimo Mazzilli, parlando della strage dei treni in Puglia.

LE POSSIBILI CAUSE - Nelle scorse ore due escavatori e una gru hanno rimosso pezzi di lamiere aggrovigliate e sedili sradicati e sono riusciti a trovare la scatola nera del treno che era partito da Corato e un frammento di quella a bordo dell'altro, che aveva lasciato la stazione di Andria. Quali le possibili cause? Sul binario unico tra Andria e Corato (un sistema usato anche altrove nel nostro Paese) non c'è automatizzazione ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni, il cosiddetto "blocco telefonico". E' un metodo risalente agli anni '50 per regolamentare la circolazione dei treni.

Le stazioni e i capistazione devono quindi avvisare dell'arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti. Una delle due stazioni, secondo una prima ipotesi investigativa, non avrebbe quindi bloccato uno dei due treni o uno dei due treni non ha ricevuto o rispettato il blocco. "Uno dei due treni è di troppo, quale lo chiarirà l'inchiesta", ha detto il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti. I due convogli, ha aggiunto, "erano ultramoderni, uno del 2005 e l'altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti".

Incidente treni, il sindaco di Corato sul posto

"ERRORE UMANO" - Francesco Giannella, pm di Trani che dirige l'inchiesta, ha detto che "apparentemente abbiamo le idee chiare; questo significa che lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale". L'ipotesi che al momento sembra più accreditata è quindi quella che uno dei due capostazioni non abbia ricevuto e inviato la comunicazione esatta sulla posizione del treno in partenza, dando quindi la "paletta verde" al treno presente nel proprio scalo ferroviario e, di fatto, lanciandolo contro l'altro convoglio.

L'incidente in Puglia su tutte le prime pagine

Sul tavolo degli inquirenti ci sarebbe però anche l'ipotesi di un falso contatto che avrebbe attivato uno dei semafori che indica il via libera pre-partenza, inducendo in errore il capotreno che, in quel momento, avrebbe dato per scontato lo scambio di "ok" tra i due capistazione.
 

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