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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Cento euro per un orgasmo: lo chiamavano Lingam, ma era un massaggio hard

"Il capo ci diceva che era tutto lecito": le intercettazioni (e le confessioni) delle operatrici che hanno portato all'arresto di una coppia di Foggia

È costata due anni di indagini l’operazione Vishudda condotta dalla Procura di Ancona. Sei le persone coinvolte nell’inchiesta: in carcere è finito un imprenditore foggiano di 40 anni, ai domiciliari la moglie 33enne, altre quattro donne risultano indagate. Nove i centri benesseri sequestrati dalla squadra mobile nel capoluogo dorico e in altre otto città. 

Secondo gli inquirenti, sotto la parvenza della pratica olistica, in quei centri venivano esercitate attività a sfondo sessuale. Le ragazze venivano reclutate tramite annunci di lavoro sul web, poi venivano 'addestrate' per eseguire alla perfezione massaggi tantrici che prevedevano il contatto corpo a corpo, completamente nudi, stesi a terra su un tatami, con l’uso di olii essenziali.

La tecnica del Lingam

Si trattava di un businees in grado di fruttare centinaia di migliaia di euro all'anno. AnconaToday oggi riporta la versioni fornite agli inquirenti da alcune operatrici.

"Il massaggio che dovevo praticare - spiega una delle ragazze reclutate - si effettuava completamente nudi, sia io che il cliente: consisteva in pressioni, frizioni, scivolamenti, ma erano compresi anche sfregamenti delle parti intime con le mani, qualche volta con i seni".

Quest’ultima tecnica veniva chiamata Lingam, trattamento effettivamente previsto dalla disciplina del Tantra per ritrovare energia e benessere psico-fisico. Ma un conto è la stimolazione dei genitali, un altro l’orgasmo che, invece, era l’obiettivo primario impartito dai gestori dei centri alle operatrici.

"Ero convinta che fosse una pratica lecita"

Le massaggiatrici erano sicure di non correre rischi perché il capo dell’organizzazione le rassicurava. "Ero convinta che si trattasse di una pratica lecita, mi aveva spiegato che rientrava tutto nella tipologia di massaggio tantrico", ha confessato agli investigatori una delle operatrici del centro di Ancona e Porto d’Ascoli. "Lui stesso diceva di massaggiare i genitali diversamente, spiegandoci qual era la differenza tra il massaggio e la masturbazione". 

Un'ora di "massaggio" costava cento euro

Ma per il gip le due pratiche coincidevano, al punto che il presunto Lingam aveva una finalità ben precisa: consentire al cliente di raggiungere l’orgasmo. Un'ora di trattamento a lume di candela veniva pagata cento euro. Le immagini riprese dalle spycam installate dalla polizia nelle cabine a luci rosse sono abbastanza eloquenti: si vedono ragazze completamente nude e cosparse di olio caldo strofinarsi addosso ai clienti, in più posizioni, fino a praticare la masturbazione.

"Prima eiaculava subito, ora si agita"

Per gli inquirenti, il fatto che il massaggio fosse primariamente finalizzato all’orgasmo è evidente ed emerge anche da alcune intercettazioni, come quella di una operatrice che, parlando di un cliente, dice: "Prima eiaculava subito, ora si agita, fa fatica, devo fargli 10 minuti di lingam...". E una collega risponde: "Il mio non ci è riuscito, però tutto sommato bene...".

Le massaggiatrici guadagnavano a provvigione. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno accertato 14 presunte vittime dello sfruttamento, tutte italiane, ma ce ne sarebbero altre 25 non ancora identificate.

I massaggi hot ai clienti, video

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