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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il caso / Roma

Cerciello Rega, il Pg della Cassazione chiede la conferma delle condanne

In appello Elder e Natale Hjorth sono stati condannati a 24 e 22 anni. Oggi è attesa la decisione della Suprema Corte

Il sostituto procuratore generale della Cassazione ha chiesto alla Corte di confermare le condanne emesse in appello nei confronti di Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, i due statunitensi che il 26 luglio 2019 hanno partecipato all'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.

La Corte di Assise di Appello aveva condannato i due, rispettivamente, a 24 anni e a 22 anni di reclusione. Una pena già più bassa rispetto a quella emessa in primo grado. In quel caso i due americani erano stati condannati all'ergastolo. Il collegio dei supremi giudici è presieduto da Monica Bodi, la Procura del Palazzaccio è rappresentata dalla Pg Francesca Loy. Il verdetto è atteso in serata. 

La storia

In primo grado, dopo l'inchiesta della Procura di Roma, i due americani erano stati condannati all'ergastolo. Era la notte del 26 luglio 2019 quando il carabiniere, in servizio con il collega Andrea Varriale, venne ucciso a poche centinaia di metri dall'albergo dove alloggiavano i due giovani americani, Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth, arrestati poche ore dopo il delitto.

Il vicebrigadiere, quella notte, insieme al collega Varriale era in via Pietro Cossa per recuperare la borsa che i due americani avevano portato via a Trastevere a Sergio Brugiatelli, "intermediario" con i pusher a cui si erano rivolti Elder e Hjorth per acquistare cocaina ricevendo in realtà tachipirina.

I due giovani americani, dopo il furto dello zaino, avevano organizzato un cosiddetto "cavallo di ritorno" per riavere soldi e droga. All'appuntamento però si erano presentati i due carabinieri in borghese e Cerciello morì sotto le coltellate inferte da Elder. I due diciannovenni dopo l'omicidio erano rientrati nell'hotel Meridien di via Federico Cesi dove sono stati individuati e fermati. Nella stanza dell'hotel gli investigatori trovarono anche il coltello usato per colpire Cerciello, nascosto nel contro soffitto. Grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, allora guidati dal colonnello Lorenzo D'Aloia, con i procuratori aggiunti Michele Prestipino e Nunzia D'Elia, la Procura di Roma chiese e ottenne il giudizio immediato per i due giovani. Sulla vicenda oggi la parola passa alla Cassazione e i due americani attenderanno la decisione in carcere dove sono detenuti, Elder a Rebibbia e Natale Hjorth a Velletri.

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