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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso

Il giallo delle chiamate di Bossetti nei giorni in cui sparì Yara

Nuovi misteri avvolgono l'omicidio di Yara Gambirasio. Ecco cosa è emerso dall'analisi dei tabulati telefonici del presunto killer Massimo Bossetti

ROMA - A cavallo della scomparsa di Yara Gambirasio, avvenuta il ventisei novembre del 2010, per sette giorni tra Massimo Bossetti - accusato dell'omicidio - e sua moglie Marita Comi non ci sarebbero stati né sms né contatti telefonici.

E' uno degli elementi ritenuti rilevanti dagli inquirenti (che testimonierebbe un raffreddamento dei rapporti tra i due) e confermato oggi durante la nuova udienza presso la corte d'Assise di Bergamo per il processo contro Bossetti. Sono quattro i telefonini del muratore di Mapello sequestrati dagli inquirenti per cercare eventuali indizi che lo mettessero in relazione con la scomparsa di Yara. 

A testimoniare oggi è stato chiamato Giuseppe Gatti, maresciallo dei Ros di Brescia, che ha ripercorso l'enorme mole di controlli effettuati sul traffico delle celle telefoniche per fornire elementi utili per la ricostruzione dei movimenti e le posizioni sia della vittima sia del presunto assassino prima e dopo la scomparsa delle ragazza.

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

E ha confermato che, come successo in altre occasioni, dal 21 al 28 di novembre non è stato registrato traffico telefonico tra moglie e marito. Sono state 118mila le utenze controllate fra il 10 settembre 2010 e il 30 maggio 2011, cellulari di persone transitate nel raggio di copertura delle tre celle considerate utili alle indagini, nella zona della palestra dove è stata vista Yara per l'ultima volta e poi il percorso fino al campo di Chignolo, dove fu ritrovato, mesi dopo, il suo corpo senza vita. Gatti ha anche confermato che il giorno in cui è stato fatto il prelievo del Dna alla mamma di Massimo Bossetti, nel giro di un'ora ci sono stati una serie di ravvicinati contatti telefonici tra la stessa madre di Bossetti e i figli. 

Quel 26 novembre, giorno in cui Yara scomparve (uscì dalla palestra alle 18.40), dal cellulare di Bossetti fu effettuata un'ultima chiamata alle 17.45, ora dopo la quale non è stato registrato più traffico dati o voce, fino alle 7.34 del mattino successivo, quando Bossetti riceve una telefonata. Nell'udienza di stamane, che non proseguirà come di consueto nel pomeriggio per impegni della Corte, dovrebbe essere ascoltato, se i tempi lo consentiranno, il maggiore Riccardo Ponzone del nucleo investigativo di Bergamo.
 

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