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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il dramma di Silì / Oristano

Chiara uccisa a 13 anni dalla madre: venti coltellate, poi strangolata col cavetto

La giovane ha provato a difendersi, invano. La straziante lettera di Piero Carta, padre della ragazzina uccisa dalla madre Monica Vinci nell'Oristanese: "Sin quando sarò vivo continuerai a essere il mio primo pensiero, ogni giorno". La donna è ricoverata in ospedale a Sassari: non rischia la vita

Monica Vinci, 52 anni, è sempre ricoverata in Psichiatria all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari: nel volo di cinque metri con cui ha tentato il suicidio ha riportato un trauma cranico e la frattura del bacino (non rischia la vita).

La donna sabato ha ucciso a Silì, una frazione di Oristano, la figlia Chiara, 14 anni ancora da compiere: venti coltellate con un taglierino all’addome, poi l'ha strangolata col cavo del caricabatterie dello smartphone. La ragazzina avrebbe cercato di difendersi: lo confermano le ferite alle mani e il disordine nel bagno di casa, dove è stata attaccata, senza possibilità di scampo. Ha urlato, ha provato a scappare. Dieci minuti di terrore, tanto sarebbe durata l'agonia della giovanissima, sotto i colpi della madre. L'allarme, sabato 18 febbraio, era stato lanciato da un passante che aveva trovato in strada Vinci gravemente ferita. Dentro l'appartamento, poco dopo, la tragica scoperta della giovane ormai senza vita.

Monica Vinci soffriva da tempo di depressione. Straziante la lettera di Piero Carta, padre della giovane uccisa, separato da tempo dalla moglie, e conosciuto agente della polizia locale oristanese, sui social: "Non potrai leggermi ma il mio cuore vuol comunicare con la tua anima. Sin quando sarò vivo continuerai a essere il mio primo pensiero, ogni giorno", ha scritto l'uomo domenica sera. Le indagini sull'omicidio sono affidate alla Squadra mobile della questura di Oristano. Domani è in programma l'autopsia sul corpo della giovane. 

Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha annunciato la sospensione di tutti gli eventi collaterali alla Sartiglia 2023, l'appuntamento più partecipato in Sardegna nei giorni del Carnevale. 

Il ricordo dei compagni di classe di Chiara Carta

Una nota firmata dai compagni di classe di Chiara Carta, dai professori e dalla dirigente dell'Istituto Comprensivo 1, la scuola frequentata dalla studentessa, è stata diffusa nella giornata di domenica. "La tua giovane vita, ancora in boccio - si legge -, è stata spezzata dalla solitudine della disperazione. Ci sentiamo tutti inermi di fronte a tragedie di questa natura e proviamo a chiederci perché accadono, senza trovare alcuna risposta". 

"Tutta la comunità scolastica, di cui eri parte da anni, ormai, ti ricorda con grandissimo affetto ed esprime al tuo papà il più sincero cordoglio. Vivrai nel ricordo dei tuoi insegnanti e dei tuoi compagni e amici. Il posto che occupavi in aula rimarrà vuoto ma non quello nei cuori di chi ti ha conosciuto, apprezzato e voluto bene".

Quindi il saluto, carico di tristezza: "Riposa in pace, angelo del cielo, la tua scomparsa ha sconvolto tutti noi e niente, per chi ti ha conosciuto, sarà più come prima. Il tuo sacrificio sia di monito a tutti noi che ci occupiamo di scuola per continuare nell’opera di educazione alla solidarietà, alla collaborazione e al sostegno verso l'altro, il nostro prossimo, cominciando da chi ci sta più vicino".

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