Ubriachi al party in barca, Chiara sparisce in acqua sotto gli occhi della sorella
L'amica 23enne Carolina Knauff ufficialmente iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di lesioni colpose
Passano le ore, e svanisce del tutto la speranza di ritrovare in vita Chiara Lindl, la ragazza 20enne scomparsa venerdì sera nelle acque scure del lago d'Iseo. La tragedia si è verificata attorno alle 20:00 di venerdì, quando gli otto amici tedeschi in vacanza sul Sebino stavano facendo un'uscita a bordo del motoscafo di proprietà del padre di uno di loro.
A condurre l'imbarcazione all'inizio della gita c'era proprio il figlio del proprietario, l'unico in possesso della patente (necessaria per guidare il bolide, da 200 cavalli di potenza) e l'unico risultato essere sobrio alle analisi alle quali sono stati sottoposti tutti i passeggeri dopo la tragedia.
La tragedia che si sarebbe verificata per una manovra azzardata, o meglio incauta, da parte di un'amica della ragazza scomparsa, Carolina Knauff, 23 anni, ufficialmente iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di lesioni colpose. Secondo quanto emerge, non si esclude che prima di cadere in acqua Chiara possa avere battuto la testa contro la barca, il tutto è avvenuto sotto gli occhi della sorella
Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Breno e della stazione di Pisogne. Le ricerche sono affidate ai sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano, sul posto con l'elicottero di Varese e imbarcazioni di Bergamo e Brescia, coadiuvati dal distaccamento dei vigili del fuoco del Comando centrale. Sul Sebino è stato inviato anche un R.O.V., un robot subacqueo comandato da un'imbarcazione, che riesce a raggiungere considerevoli profondità ed è dotato di telecamere e bracci teleguidati. A Pisogne è stato costituito un posto di comando avanzato.