rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Il punto / Stati Uniti d'America

Perché Chico Forti non torna in Italia?

Il produttore televisivo condannato per un omicidio che ha sempre negato di aver commesso. Visita di Bocelli in carcere: "Ti aspettiamo, tutta l'Italia ti aspetta". 14 mesi fa la situazione sembrava sbloccata. Quali sono i problemi con l'estradizione?

Ventiquattro anni fa, febbraio 1998, inizia l'incubo senza fine di Chico Forti: il giovane Dale Pike, dal quale Chico stava acquistando il Pikes Hotel, a Ibiza, viene trovato assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach, a Miami. Chico viene accusato e processato. Il 15 giugno 2000 l'ex produttore televisivo e velista è stato condannato all'ergastolo. Si è sempre professato innocente. "Non conoscevo Dale, non avevo motivi per eliminarlo" ha sempre detto Chico Forti, che continua ad aspettare da mesi la notizia del suo trasferimento in un carcere in Italia.

Andrea Bocelli e la moglie Veronica nelle scorse ore hanno fatto visita a Chico Forti nel carcere Dade Correctional Institution di Florida City. "Carissimo Chico, speriamo e preghiamo che tu possa presto riabbracciare tua madre e tornare nella tua terra natale. Ti aspettiamo, tutta l'Italia ti aspetta", si legge in un post pubblicato sui social dal tenore. "Poche ore fa, in occasione del suo sessantatreesimo compleanno, abbiamo conosciuto Chico Forti. È stato un incontro che rimarrà radicato nei nostri ricordi e nei nostri cuori. Volevamo dargli fiducia e positività, ma alla fine, sono state le sue parole ad andare oltre le barriere con la forza di una coscienza e un'anima pulita, libera": è questo il messaggio di Andrea e Veronica Bocelli. 

bocelli chico-2

Perché Chico Forti è ancora in un carcere Usa? 

Il 23 dicembre 2020 il governatore della Florida, Ron De Santis, grazie anche all'interessamento del ministro Luigi Di Maio e della Farnesina, aveva firmato l'atto per il trasferimento di Chico, in Italia, in base alla Convenzione di Strasburgo 1983, ma la procedura di estradizione mai si è conclusa. Ostacoli burocratici. Chico Forti ha compiuto 63 anni tre giorni fa: più di un terzo della sua vita l'ha trascorsa dietro le sbarre per un omicidio che ha sempre sostenuto di non avere commesso. L'assenza di ogni traccia di Forti sulla scena del crimine, a Sewer Beach, dove non sono presenti né DNA né impronte del presunto assassino, è un dato certo. Forti è stato condannato per essere stato uno degli ultimi contatti della vittima: una scheda telefonica usata per contattare Forti e il biglietto aereo acquistato dall'italiano per Pike, sono alcuni dei pochi reperti trovati sulla spiaggia dove Dale Pike venne abbandonato nudo e con due proiettili conficcati nel cranio. Ma perché mai Chico avrebbe piazzato sulla scena elementi riconducibili alla sua persona? Uno dei tanti gialli nel giallo.

Il sospetto di Forti, che ha sempre temuto l'ostilità della polizia di Miami per un suo documentario sulla morte di Andrew Cunanan dove metteva in discussione l'operato della polizia, è che la scena sia stata contaminata e allestita ad arte per improntare la sua colpevolezza. Non ha mai potuto provarlo. Contro di lui, peraltro, c'è la pesantissima bugia detta in sede di interrogatorio in quei giorni subito dopo il delitto, quando Forti negò di aver visto Pike e di essere andato a prenderlo in aeroporto prima che morisse. "Ho mentito per timore", ha poi detto Forti.

Secondo la sua ricostruzione dei fatti, avrebbe lasciato Dale Pike in un parcheggio poco dopo le 19, prima di andare a prendere il suocero a Fort Lauderdale. Nella zona del Pellican, il cellulare di Forti, che si attiva quando chiama la moglie, aggancia una cella vicina alla scena del delitto, altro elemento che la Polizia ha ritenuto incriminante. Questo e tracce di sabbia ritrovata nell'auto di Forti alcuni giorni dopo verranno considerati dalla giuria le pistole fumanti che "inchiodano" Forti, nonostante le gravi lacune del caso.

Ha trascorso oltre 20 anni in diverse prigioni americane

Chico Forti Ha trascorso oltre 20 anni in diverse prigioni americane, dove ha subìto anche il regime carcerario duro.

In queste ore i gruppi a lui dedicati sul web e sui social continuano a fare pressione sul governo per farlo tornare in Italia. Dal giorno della sua condanna non è mai rimasto solo, mai: la sua famiglia e i suoi amici non hanno mai abbandonato il campo di battaglia per riportarlo vicino a casa. Un anno fa, proprio in prossimità del Natale, sembrava vicino il suo rientro in Italia. Era la tarda serata del 23 dicembre 2020 quando arrivò l’annuncio ufficiale direttamente dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio”. Forti è ancora negli Stati Uniti però, più di un anno dopo: ci sono state le elezioni americane, i cambi dell'amministrazione, la pandemia del Covid-19 che ha rallentato tutto, compresa la macchina della giustizia:  è tutto in mano alla burocrazia americana. L’Italia tutto ciò che poteva fare l’ha fatto, secondo il parere di vari giuristi.

I parlamentari trentini della Lega hanno presentato ieri una nuova interrogazione al ministro Cartabia. "Per il nostro Chico Forti – scrivono gli esponenti a Roma del Carroccio – un altro compleanno dietro le sbarre negli Stati Uniti. E' trascorso più di un anno dall'annuncio trionfalistico di qualcuno sul suo trasferimento in Italia, ma evidentemente c'è qualcosa che non va nella conclusione della procedura di estradizione". E ancora: “Abbiamo presentato una nuova interrogazione al Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, affinché gli ostacoli che impediscono tuttora al nostro connazionale e concittadino di tornare finalmente nel proprio Paese vengano rimossi al più presto. Sappiamo che la questione è complessa, essendo coinvolte diverse Amministrazioni degli Stati Uniti a livello statale e federale, ma occorre intensificare gli sforzi ad ogni livello. Non ci stancheremo mai di sollecitare le nostre istituzioni finché non vedremo Chico Forti fisicamente in Italia".

Chico Forti scrive a Jo Squillo, il testo della lettera 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perché Chico Forti non torna in Italia?

Today è in caricamento