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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rieti

Amatrice, a sei mesi dal terremoto il cimitero è (ancora) ridotto così

Nemmeno i cimiteri sono stati risparmiati dalla violenza delle scosse sismiche che hanno devastato il paese in provincia di Rieti e le zone limitrofe. Le foto

Sono passati circa sei mesi da quel 24 agosto del 2016 che ha sconvolto il Centro Italia. Anche il cimitero di Amatrice (Rieti), tra le cittadine che ha contato più vittime per il terremoto, è un cumulo di macerie e le bare sono ancora oggi a cielo aperto. Uno spettacolo deplorevole.

Nel camposanto profanato dalla violenza della natura, infatti, le tumulazioni più vecchie risultano gravemente danneggiate ed è possibile scorgere il contenuto delle casse. Le cappelle sono crollate e sono ormai inaccessibili e decine di lapidi sono cadute a terra spaccandosi e mischiandosi.

Il sindaco Sergio Pirozzi aveva già denunciato la situazione. Il primo cittadino ha parlato di "centinaia di feretri". "Durante i sopralluoghi svolti nei cimiteri prima delle scosse del 18 gennaio - aveva dichiarato Pirozzi - non si erano ravvisati problemi sanitari, ma in questi giorni si è evidenziato un peggioramento generale della situazione". Tra le iniziative proposte per pianificare l'adozione di soluzioni temporanee, spunta quella di un container da adibire a loculi, strutture mai progettate in Italia. Perché nessuno interviene?

Amatrice, il cimitero resta inagibile | Foto Ansa


 

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