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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città

Le città italiane? Invivibili

Pubblicati gli esiti della ricerca "Sussidiarietà e città abitabile". Si salva solo Firenze. Bocciate le altre città sopra i 250 mila abitanti

Milano, Roma, Napoli e Torino. Considerandole come aree metropolitane, oggi un italiano su tre vive qui. A questo dato ne va aggiunto un secondo: il 27% della popolazione italiana abita in comuni sopra i 250 mila abitanti.

Peccato, però, che nelle città italiane si viva male. E' quanto emerge dallo studio "Sussidiarietà e città abitabile" della Fondazione per la sussidiarietà curato dalla prof. Paola Garrone, docente di Economia dei Servizi e delle Reti al Politecnico di Milano.

Quattro le voci indagate: casa, ambiente, trasporti e mobilità, tempo libero. Dodici le città: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia e Verona.

Nelle città italiane un'abitazione costa in media più del doppio che altrove. Non solo. Sono sporche, non curano il (poco) verde pubblico e il (poco) tempo libero a disposizione dei suoi abitanti. Non a caso tre abitanti su quattro affermano che ricorrerebbero ad iniziative del terzo settore per risolvere questioni di casa, verde pubblico e tempo libero.

Entrando nel particolare, la città sopra i 250mila abitanti in cui si vive meglio è Firenze, prima in quanto a qualità dei servizi offerti. A seguire, Bologna (prima in tema di trasporti e mobilità) e Torino (in testa nella classifica "attività e strutture per il tempo libero").

In coda alla lista delle città vivibili, Palermo (ultima nei trasporti) e Napoli, bocciata praticamente sotto ogni voce.Venendo alle percentuali sulle singole voci, il 60% dei cittadini intervistati ha definito "scarsi o insufficienti" i servizi per l'edilizia popolare e il 56% ha bocciato la qualità di trasporti e mobilità.

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