rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il rischio processo per i commercialisti della Lega e i 19 milioni finiti a Cipro e alle Cayman

I Pm potrebbero chiedere un "immediato cautelare" per Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni e Michele Scilleri. Intanto al vaglio della procura di Genova, che indaga sui 49 milioni, c'è un bonifico del 2018 tra notai vicini al partito

I pubblici ministeri che indagano sull'affare dell'immobile di Cormano venduto alla Lombardia Film Commission puntano al processo con rito immediato per i tre commercialisti vicini alla Lega che attualmente sono agli arresti domiciliari. 

Il rischio processo per i commercialisti della Lega e i 19 milioni finiti a Cipro e alle Cayman

Eugenio Fusco e Stevano Civardi hanno depositato migliaia di pagine di documenti che la Guardia di Finanza di Milano ha notificato anche ad Alberto Di Rubba, direttore amministrativo della Lega al Senato, Andrea Manzoni, revisore contabile per il Carroccio alla Camera e a Michele Scilieri, nel cui studio milanese era domiciliata la "Lega per Salvini premier". Il Corriere della Sera spiega oggi che la soluzione sarebbe un «immediato cautelare» che i pm dovrebbero chiedere entro 6 mesi dagli arresti in cui gli imputati restano in stato di detenzione:

Se condannati, rischiano una pena molto pesante vista l’accusa di peculato, turbata libertà nella scelta del contraente e atti fraudolenti per sottrarre imposte al Fisco. Le indagini proseguirebbero per i rimanenti indagati (sono 9 in tutto) e per il filone milanese sui 49 milioni di fondi elettorali del Carroccio spariti ai quali sta dando la caccia anche la Procura di Genova. Per discutere di questo, nei prossimi giorni i pm incontreranno i colleghi liguri a Milano.

L’indagine riguarda i fondi spesi da Lfc per la sede di Cormano finiti, dice l’accusa, nelle tasche dei commercialisti, in gran parte in quelle di Di Rubba e Manzoni che li usano anche per acquistare una villa a testa sul lago di Garda. Di Rubba avrebbe architettato l’affare quando era presidente dell’ente, tra dal 2014 al 2018. «Era uomo di stretta fiducia di Salvini», dichiara a verbale l’ex assessore lombardo alla cultura, la leghista di fede maroniana Cristina Cappellini, interrogata sul perché la Regione scelse Di Rubba e finanziò la Fondazione. «L’indicazione della candidatura di Di Rubba come persona giusta al posto giusto è derivata da Centemero», salviniano, oggi tesoriere della Lega, precisa.

Intanto oggi Repubblica scrive che al vaglio della procura di Genova, che indaga sui 49 milioni, c'è un bonifico del 2018 tra notai vicini al partito: il 5 luglio 2018 uno dei due fa partire un bonifico da 18 milioni e 774mila euro verso la Bailican Ltd, società di Cipro con conti a Basilea, e Merchant Trust riconducibile ad una società avente sede nelle isole Cayman. Il socio di maggioranza della Bailican è Serhiy Tihipko, ex primo ministro ucraino e delle Finanze.

Lombardia Film Commission: i tre commercialisti della Lega arrestati

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il rischio processo per i commercialisti della Lega e i 19 milioni finiti a Cipro e alle Cayman

Today è in caricamento