Scuola, "non un concorso ma un quiz televisivo"
Si sono presentati in 32.522 per il primo giorno di selezione per futuri insegnanti di ruolo. Il 34% ha passato il test. Ma i giudizi sono quasi unanimi, sia degli ammessi che dei non ammessi: "Non è una vera prova ma un sorteggio"
Si sono presentati in 32.522, un vero esercito, per il 'concorsone scuola'. Di questi, il 34,1% - 11.092 - ha passato la prova selettiva iniziata stamattina. "Le prova si sono svolte nella massima regolarità" hanno assicurato dal ministero dell'Istruzione.
I due più veloci candidati più veloci, di cui uno a Roma e uno a Torino, hanno ultimato e passato la prova in venti minuti.
In tutto a contendersi il posto arriveranno alle preselezioni 321.210 candidati, mentre le richieste complessive per posti e cattedre sono 501.287, visto che ciascun candidato può, con una sola domanda, richiedere di concorrere per più posti o classi di concorso messi a bando, purché in una sola regione.
I NUMERI. Su un totale di 43.650 candidati che dovevano sostenere la prova delle 9 se ne sono presentati 32.522, cioè il 74,6% di quelli previsti. Hanno passato la prova preselettiva in 11.092, cioè il 34,1%. Si sono presentati a questa sessione 47 candidati non previsti - cioè ammessi con ordinanza provvisoria del Tar - di cui 17 hanno superato la prova.
Sono quattro le Regioni dove gli ammessi hanno superato la quota del 40%: Toscana con il 45,7%; Piemonte con il 43,4%; Liguria con il 41,2% e Lombardia con il 40,4%.
POLEMICHE. Cinquanta domande in cinquanta minuti. Ed essere preparati, ad esempio, sul significato di parole come martingala o carter. O ppure gadget o 'home banking'. Domande "strane" hanno denunciato molti partecipati "e che nulla hanno a che fare con l'insegnamento scolastico".
COMMENTI. "Prova superata!". È raggiante Barbara, 38 anni, da 7 anni insegnante in una scuola media di Piossasco, che questa mattina ha superato la prova preselettiva del 'concorsonè per docenti a Torino. "La prova era molto difficile quindi abbiamo dovuto prepararci bene", commenta la candidata all'uscita dall'Istituto Tecnico 'Amedeo Avogadrò di Torino. "Ora - dice - voglio solo festeggiare e passare di ruolo". Al termine del test ogni candidato può visualizzare il risultato conseguito sulla postazione assegnata. Per il superamento della preselezione è necessario conseguire un punteggio non inferiore a 35/50.
Cristina, 33 anni, da 13 insegnante in una scuola materna, invece non ce l'ha fatta: "Prova non superata, ma me lo aspettavo. In tutta sincerità - spiega - il test era fattibile, ma lavorando e con un figlio e una famiglia da mandare avanti è stato difficile prepararsi. Del nostro gruppo, solo una persona su 6 ha superato la prova".
Da Napoli, invece, i commenti sul test sono discordanti: "I test - ha riferito una candidata - erano proprio quelli forniti dal Ministero via internet per le esercitazioni e questo mi ha molto aiutata perchè mi ero ben preparata ed esercitata". Da alcuni candidati, tuttavia, è stata rilevata una presenza "maggiore" di quiz di logica e informatica rispetto a prove di comprensione del testo. "Questa prova - ha detto un insegnante che oggi si sottopone al concorso - è una vergogna perchè non valuta le attitudini dei docenti, ma è una prova a tempo".
A Firenze invece la voglia di parlare è poca. E a poco sono valsi gli auguri su facebook del sindaco Mattero Renzi. "A me è andata bene - racconta Giuliana, dal Veneto - ma questo non significa che questo test non sia una lotteria natalizia, del tutto priva di valore selettivo e inutile a risolvere il problema del precariato nel nostro settore", scuote il capo. Con lei, e della stessa opinione, Annarita, pugliese, che non ce l'ha fatta, a passare "per due soli maledetti punti", spiega. "Non mi sento demoralizzata perchè in pratica è una specie di sorteggio - ironizza facendo spallucce - ma certo, come si faccia a valutare le competenze di un insegnante con queste domandine proprio non lo so. Molto meglio sarebbe una prova classica".