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Venerdì, 29 Marzo 2024
Processo Eternit

Eternit: "Condanna giusta, pagato un prezzo altissimo"

Il ministro dell'ambiente Orlando commenta la condanna a 18 anni per l'ex ad di Eternit: "Ha esposto vite umani, lavoratori, a un rischio inaccettabile. E' un giusto riconoscimento per chi ha pagato"

Un coro di felicità e soddisfazione ha accompagnato una condanna che restituisce, finalmente, dignità alle tremila vittime dell'amianto. Stephan Schmidheiny, il milionario svizzero amministratore delegato di Eternit, pagherà con diciotto anni di reclusione le sue colpe, "disastro doloso e omissione dolosa di misure antinfortunistiche". 

"Si tratta di un importante passo nella direzione di un giusto riconoscimento a chi ha pagato un prezzo durissimo per un utilizzo sconsiderato di alcuni matreriali e soprattutto una sanzione a chi ha esposto vite umane, lavoratori, a un rischio inaccettabile". Questo il commento del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando.

VIDEO: LA LETTURA DELLA SENTENZA

Orlando ha spiegato che "va dato atto a chi ha fatto le indagini, a chi ha promosso l'inchiesta di aver fatto un grande lavoro non solo giudiziario ma anche scientifico. Dobbiamo recuperare terreno, ovviamente. Molte aree vanno censite, ci sono molte criticità da sanare. L'amianto in Italia è stato utilizzato in modo intenso, il ciclo di smaltimento va chiuso in molte realtà, per cui molto lavoro c'è da fare, ma abbiamo anche la consapevolezza di poter colmare questo gap", ha concluso il ministro.

QUEI RISARCIMENTI CHE NON ARRIVERANNO MAI

Oltre alla condanna a diciotto anni per il magnate svizzero, la Corte di Appello di Torino ha accordato al Comune di Casale Monferrato 30,9 milioni di euro. La cittadina dell'alessandrino, infatti, ha ospitato lo stabilimento principale in Italia della multinazionale. "E' stato riconosciuto un danno ingente per il nostro territorio, al nostro comune è stata riconosciuta una provvisionale che, a differenza della sentenza di primo grado, e immediatamente esecutiva" ha commentato il sindaco Giorgio Demezzi. "Adesso - ha concluso - questo signore deve capire che dovra pagare o lo Stato dovra intervenire, soprattutto per il problema delle bonifiche".

Evidentemente soddisfato anche il pg Raffaele Guariniello che guarda già avanti. "La sentenza apre grandi prospettive anche per  le vicende di Taranto e per le altre città che attendono giustizia - ha detto- Non è finita qui e non è finita nel mondo". Quest la sentenza è "importante" e da "diffondere in tutto il mondo".

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