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Venerdì, 29 Marzo 2024
Paura sulle Dolomiti

Sta meglio il bimbo caduto nel lago ghiacciato: "In due giorni finite in acqua 14 persone"

Il sindaco della cittadina nel cuore delle Dolomiti: "Troppi turisti"

È fuori pericolo il bambino di quattro mesi che lunedì 19 aprile è caduto nel lago di Braies, in provincia di Bolzano, insieme ai genitori, dopo che questi si erano avventurati sulla superficie di ghiaccio. In due giorni (Pasqua e Pasquetta) si contano tre incidenti distinti, con quattordici persone coinvolte. Il sindaco della cittadina trentina protesta per il "menefreghismo" delle persone: "Non so più cosa fare".

Ha rischiato molto il piccolo nato lo scorso 31 dicembre e ricoverato alla clinica universitaria di Innsbruck, in Austria, insieme al padre. Secondo quanto ricostruito attraverso i racconti di testimoni e soccorritori, la famiglia del bambino ha attraversato lo specchio di ghiaccio del lago, nel tentativo di arrivare all’altra sponda. Ad un tratto però il ghiaccio si è rotto sotto di loro e i tre sono finiti in acqua. Con loro anche una quarta persona, che si è poi lanciata nel tentativo di salvarli. Sono poi arrivati i soccorsi con un elicottero. Un infermiere del team di salvataggio si è lanciato in acqua e, uno a uno, ha aiutato le persone a attaccarsi al verricello dell’elicottero per essere portate in salvo. Ha passato molto tempo in acqua anche il soccorritore, che ha raccontato come ad un tratto ha avuto la sensazione di perdere le forze. Anche lui è finito in ospedale. È fuori pericolo come anche gli altri turisti caduti nelle acque ghiacciate. 

Il sindaco di Braies contro i turisti temerari

Adesso però è il sindaco di Braies protesta. Secondo il primo cittadino ci sono troppi turisti incuranti delle raccomandazioni e dei divieti espressi con la cartellonistica. "Io non so più cosa fare - ha detto il sindaco Friedrich Mittermair - "Ho fatto installare già da anni cartelli ovunque per avvisare di non camminare mai sul lago ghiacciato, per il forte rischio di cadere in acqua. E penso che il rischio sia già evidente di suo, non servirebbero nemmeno i cartelli: sarebbe come mettere, davanti a un grande falò, un cartello con la scritta: "Non mettete le mani nel fuoco". Eppure, per massima precauzione, noi i cartelli li abbiamo messi lo stesso. Così come, con un’ordinanza, ho disposto il divieto di percorrere la passeggiata attorno al lago, perché ci sono molti tratti ghiacciati. Ma la gente se ne frega". La meta è diventat molto ricercata dopo il telefilm "Un passo dal cielo", con Terence Hill. Ma il primo cittadino è corso ai ripari e ha deciso di transennare una parte del lago. 

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