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Venerdì, 19 Aprile 2024
Una buona notizia

C’è ottimismo per le sorti di Eitan, sopravvissuto al disastro di Mottarone grazie al gesto d’amore del padre

Non ci sono indagati, ma solo per ora perché la Procura vuole evitare inutili iscrizioni da stralciare in un secondo momento, mentre si ipotizza anche il reato di disastro colposo

C’è un fievolissimo bagliore nell’oscurità in cui sono cadute tante famiglie spezzate nella funivia di Stresa-Mottarone e sono le condizioni di mediche di Eitan Birat, unico superstite del disastro. Perché di disastro adesso si può davvero parlare visto che, in queste ore, anche la Procura di Verbania ha fatto sapere di aver aggiunto un capo di imputazione, molto pesante, nel fascicolo in cui non ci sono ancora indagati: si tratta di disastro colposo plurimo.

Ma adesso il pensiero di tutti è rivolto verso quella piccola vita che rappresenta l’unica speranza per non dover ricordare quella di domenica dome della tragedia in cui non sopravvisse nessuno. C'e un cauto ottimismo per il bambino di cinque anni ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Resta molto grave, ma la risonanza di oggi pomeriggio non ha evidenziato danni neurologici a livello celebrale né del tronco encefalico. Un esito che induce i medici ad avere più speranze sulle possibilità di recupero. Sarà poi importante anche vedere l’evolversi della giornata di domani per il piccolo, che ha perso papà Amit Biran, 30 anni, studente di medicina che lavorava per la sicurezza della comunità ebraica di Milano, la mamma Tal Peleg, 27 anni e il fratellino Tom di due. Insieme a loro sono morti anche i bisnonni, arrivati in Italia da Israele per trascorrere una breve vacanza.

Disastro funivia Stresa Mottrone, l'ultimo grande gesto d'amore

Come ha fatto a sopravvivere? E’ molto probabile che il padre, lo dicono i medici, lo abbiamo protetto in un abbraccio decisivo. L’ultimo atto di amore di un padre. Come d'amore è il gesto di una madre arrivata in ospedale per lasciare un peluche al bambino ricoverato, con un biglietto: "Ti lascio il pupazzo di mio figlio per giocare e dormire con lui. Ti voglio bene". Firmato "Una mamma".

Intanto però le indagini della magistratura devono andare avanti, anche se il maltempo le ostacola. "Partiamo da una evidenza empirica, il cavo si è tranciato e il sistema di freni di sicurezza, pacificamente, non ha funzionato” ha detto il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi. "Ha funzionato invece per l'altra cabina, che si è bloccata", specifica. Nel mirino degli investigatori c'è infatti proprio il sistema frenante che in questi casi dovrebbe attivarsi automaticamente: non si esclude, però, che il danno al cavo traente abbia danneggiato anche il sistema di sicurezza.

Disastro funivia Stresa Mottrone: il punto sulle indagini 

Non ci sono indagati, ma solo per ora perché la Procura vuole evitare inutili iscrizioni da stralciare in un secondo momento. Ogni passo verso la verità deve essere fatto con determinazione ma deve anche essere calibrato e senza il minimo errore. Per il momento si indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, ma anche "in senso lato per il reato di disastro colposo, con la fattispecie specifica di attentato, colposo naturalmente, alla sicurezza dei trasporti", conclude la procura.

Ci sono tante perizie da effettuare, che potrebbero essere affidate al Politecnico di Torino. Intanto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato vita a una Commissione "che si aggiunge alle indagini della procura", ha spiegato il ministro Enrico Giovannini durante la conferenza stampa al Palacongressi di Stresa. Il ministro era nel Vco per il tavolo tecnico insieme al capo della protezione civile Fabrizio Curcio, al governatore piemontese Alberto Cirio, al questore, al prefetto e alla sindaca di Stresa.

L'azienda altoatesina Leitner che si occupa di impianti a fune chiarisce che "i controlli giornalieri e settimanali previsti dal regolamento d'esercizio e dal manuale di uso e manutenzione sono in carico al gestore". Leitner ha reso noto anche l'elenco dei controlli e delle manutenzioni portate a termine negli ultimi mesi "secondo le prescrizioni della normativa vigente, sulla base del contratto di manutenzione sottoscritto con la società di gestione Ferrovie del Mottarone”.

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