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Giovedì, 28 Marzo 2024
Spari sulla Coppa

Tifoso ferito, nuova operazione nella notte: "Gli hanno tolto un pezzo di colon"

Si aggravano le condizioni di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito prima della finale di Coppa Italia di sabato: nuova operazione nella notte. La madre: "Situazione delicata"

ROMA - Continua il calvario di Ciro Esposito. Il tifoso del Napoli ferito a colpi di pistola sabato sera prima della finale di Coppa Italia a Roma, è stato infatti nuovamente operato al policlinico Gemelli, dove è ricoverato. Ad annunciare il secondo intervento - il primo era arrivato subito dopo il ricovero - è stata la madre Antonella Leardi. "Mio figlio ha avuto un altro intervento - ha annunciato la donna - gli è stato tagliato un pezzo di colon, insomma la situazione è ancora delicata". 

Nella giornata di ieri le condizioni di Ciro sembravano essere migliorate, tanto che la famiglia si era lasciata andare a parole di gioia e speranza. Oggi, il nuovo incubo. "Io stavo facendo compagnia a mia cognata, la mamma di Ciro - ha raccontato la zia del tifoso ferito - quando i medici ci hanno avvisato. L'operazione è durata circa quattro ore, è iniziata intorno a mezzanotte ed è terminata verso le quattro del mattino. Io penso - ha concluso la donna - che l'intervento sia andato bene. Finché le condizioni di mio nipote non si stabilizzano, questi sono interventi che possono verificarsi". 

Una buona notizia per i familiari del ragazzo è, però, arrivata dagli avvocati Ciro, Sergio e Angelo Pisani che si erano offerti di assisterlo gratuitamente durante l'indagine a suo carico per rissa. "Ancora nessuna notifica di fermo è arrivata - hanno informato i legali con una nota - Il collegio di difesa ha proceduto alla nomina di due periti, un medico legale e un esperto di balistica, a tutela di Esposito". 

Intanto non accennano a placarsi le polemiche sulla gestione dell'ordine pubblico durante la partita e sulla famosa trattativa "Stato-ultras". A parlare è stato ancora una volta il ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Il pallone è nostro e ce lo riprenderemo. Allo stadio devono tornare con serenità le famiglie ed i facinorosi devono stare fuori - ha commentato - Le società separino le mele marce dai tifosi veri. Nessuno può immaginare che lo Stato abbia deciso insieme ai violenti se disputare o meno la partita", ha ribadito.

Una versione, questa, smentita anche da Gennaro De Tommaso, il tifoso napoletano che ha parlamentato con Hamsik e con la polizia prima dell'inizio della gara di sabato. Ad indignare l'opinione pubblica era stata la maglietta indossata da De Tommaso con la scritta "Speziale libero", in riferimento al ragazzo catanese condannato per l'omicidio dell'ispettore Filippo Raciti dopo il derby Catania-Palermo del due febbraio 2007. Questa sera, per la gara Napoli-Cagliari, tutta la curva del San Paolo potrebbe mostrare la stessa maglietta di "Genny". Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, i gruppi del tifo organizzato napoletano avrebbero infatti contattato una tipografia, ordinando trentamila magliette con la scritta "Speziale libero". 

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