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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mafia, confisca al prestanome di Messina Denaro

La Dia ha sequestrato a Giuseppe Grigoli, imprenditore di Castelvetrano (Trapani), beni per 700 milioni di euro. Il "tesoro" sarebbe frutto di proventi illeciti e di riciclaggio di denaro sporco

TRAPANI - Nel giorno dell'operazione antimafia della Dda in Lombardia, la Direzione investigativa antimafia ha messo sotto sequestro beni mobili e immobili per un valore di oltre 700 milioni. Appartengono all'imprenditore di Castelvetrano (Trapani) Giuseppe Grigoli, 64 anni, indicato dagli inquirenti come uomo di fiducia e prestanome del boss latitante Matteo Messina Denaro, ritenuto il nuovo capo di Cosa nostra.

Il provvedimento definitivo di confisca del patrimonio emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani riguarda 12 società, 220 fabbricati tra palazzine e ville, e 133 appezzamenti di terreno per un totale di 60 ettari.

Un "tesoro" che, secondo gli investigatori, sarebbe frutto di proventi illeciti e di riciclaggio di denaro sporco. Giuseppe Grigoli, definito "il re dei supermercati"; per il suo ruolo di primo piano nel settore della grande distribuzione, è attualmente detenuto, in quanto condannato dalla Corte d'Appello di Palermo a 12 anni di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso. Nell'ambito dello stesso procedimento penale, Matteo Messina Denaro è stato condannato a 20 anni di reclusione.

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