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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Milano

Coppia acido, è gelo in aula tra Martina Levato e Alexander Boettcher

Nel corso della sua lunga testimonianza, l'ex bocconiana ha in sostanza ribadito che fu Alex a pianificare tutte le aggressioni messe a segno dalla cosiddetta coppia diabolica perché era "ossessionato" dai suoi trascorsi sentimentali

È gelo in aula tra Martina Levato e Alexander Boettcher. 

L'ex studentessa universitaria già condannata a 20 anni di carcere per una serie di aggressioni con l'acido si è presentata nell'aula del processo d'appello che vede imputato il suo ex amante per l'agguato contro lo studente Stefano Savi e il tentativo di aggressione, non andato a buon fine, ai danni del fotografo Giuliano Carparelli. 

Martina ha risposto per circa due ore alle domande del sostituto procuratore generale Maria Grazia Omboni e a quelle dei difensori dell'ex broker immobiliare di origini tedesche. E per tutta la durata della sua deposizione, Alex ha evitato di incrociare lo sguardo dell'ex amante, tenendo sempre la testa bassa con gli occhi rivolti a terra.

Nel corso della sua lunga testimonianza, l'ex bocconiana ha in sostanza ribadito che fu Alex a pianificare tutte le aggressioni messe a segno dalla cosiddetta coppia diabolica perché era "ossessionato" dai suoi trascorsi sentimentali: "Alex voleva sapere tutti i dettagli delle mie storie passate. Mi diceva sempre che gli altri uomini con cui ero stata mi avevano trattato come un oggetto. Ora sono convinta che sia stato lui a trattarmi come un oggetto"

Durante tutta la prima fase delle indagini, l'ex studentessa si era assunta ogni responsabilità delle aggressioni, negando ogni coinvolgimento dell'allora suo amante nel tentativo di scagionarlo.

Poi qualcosa cambiò, e decise di ritrattare, attribuendo ad Alex la "regia" del progetto criminale che prevedeva la sua carcerazione come strumento per "espiare" la colpa delle passate storie d'amore. Per i legali della difesa, invece, se Martina ha cambiato completamente versione, lo ha fatto soltanto dopo la nascita del figlio, venuto alla luce a Ferragosto 2015, nella speranza di incassare una pronuncia favorevole dal Tribunale dei Minorenni che invece ha decretato l'adozione del piccolo, togliendolo alla coppia. Ma quando l'avvocato Michele Andreano le ha chiesto chiarimenti su questo aspetto, si è rifiutata di rispondere.

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